La sconfitta a Melbourne arrivò in condizioni poco favorevoli all’azzurro. Sul cemento indoor di Sofia cambia tanto.

In 11 mesi può cambiare tutto. Dal 22 gennaio al 10 novembre 2020 è cambiato tanto per Jannik Sinner. Il livello era alto già ad inizio anno, ma la gestione dei momenti importanti e qualche dettaglio tecnico limato soprattutto al volo hanno fatto sì che il giovane altoatesino entrasse in top-50. Quella disputata al secondo turno degli Australian Open fu sicuramente una delle prestazioni più opache della stagione del fenomeno di San Candido. Non solo per una semplice giornata ‘no’. Le condizioni ambientali a Melbourne si presero una buona fetta del successo meritato di Marton Fucsovics, che allora mostrò più adattamento e – per forza di cose – più esperienza nei punti clou dei rispettivi tre parziali (4-6 4-6 3-6).

MARTON TESSE LE LODI – All’ungherese non passò inosservato il talento di Jannik in quel lontano fine gennaio: “Erano condizioni difficili, per tutti e due. Per la prima volta nella mia carriera, forse, posso dire che 10 anni di esperienza in più sono davvero stati un vantaggio, ho gestito meglio la situazione. Jannik ha dei colpi fantastici, ha solo 18 anni, se continuerà a lavorare così sarà una superstar. Sì, non esagero, ne sono sicuro“. Per Sinner quegli Australian Open hanno rappresentato comunque qualcosa di importante, ovvero la prima vittoria nel main draw di uno Slam (contro Max Purcell), arrivata a soli 18 anni a 5 mesi.

OGGI COSA CAMBIA? – Inutile specificare che il vero grande cambiamento da oggi ad allora riguarda le pluricitate condizioni. Il cemento indoor è la superficie prediletta dall’allievo di Riccardo Piatti: lo ha dimostrato sin dalle prime esibizioni in Germania dopo il lockdown, quando a Berlino regolò giocatori come Bautista e Khachanov. Ma si può guardare anche più indietro, al 2019, stagione in cui Sinner spalancò le porte del grande tennis attraverso tornei come le Next Gen Finals (vinte) e l’Atp di Anversa (semifinale). I problemi che lo hanno costretto al forfait a Vienna contro Rublev invece sono totalmente risolti? Questa può essere un’incognita, oltre a quella concernente lo stesso Fucsovics, giocatore pericoloso se in giornata.