Le parole del tennista altoatesino, dopo la vittoria nel derby con Lorenzo Musetti che gli ha regalato la terza semifinale 1000 consecutiva in stagione
Con la vittoria per 6-2 6-2 su Lorenzo Musetti, Jannik Sinner ha conquistato la semifinale del Rolex Monte-Carlo Masters, diventando così il tennista più giovane nell’era Open a raggiungere nella stessa stagione le semifinali di Indian Wells, Miami e Monte-Carlo. Prima di lui ci erano riusciti solamente i Fab Four, e dunque Roger Federer, Rafael Nadal, Novak Djokovic ed Andy Murray.
Un risultato importante che testimonia anche la continuità che il numero 1 d’Italia sta acquisendo con il passare delle settimane: “Credo di aver ancora molto da migliorare – ha detto Sinner in conferenza stampa -. Mi sento molto meglio in campo rispetto ad un anno fa, riesco già ad esprimermi meglio nei primi giorni sulla terra. Questo non perché gioco tanto meglio, ma perché nella mia testa c’è un obiettivo, che è quello di essere molto continuo nei tornei. È la terza semifinale di fila in un Masters 1000: vuol dire che avrò un’altra partita importante e devo dare continuità“.
L’azzurro ha poi aggiunto: “Il tennis sta diventando molto veloce, quindi forse non c’è neanche tanto tempo di alzare le traiettorie come invece accadeva in passato sulla terra rossa. Se il tuo avversario non ti dà tanto tempo è complicato, sicuramente ci sono alcuni che giocano meglio su terra, erba o cemento, ma se ci saranno degli specialisti particolari non lo so. Alcaraz ad esempio riesce a tirare palle molto cariche e si muove molto bene. Anche a Lorenzo però la palla esce veramente bene, a parte oggi quando magari non si è sentito benissimo. Non ha servito benissimo, ma fino ad ora riesce a cambiare direzione della palla e a giocare molto bene su terra. Poi magari in futuro giocherà meglio sul cemento, non si sa, però su terra può vincere contro chiunque come ha dimostrato anche contro Djokovic“.
Uno sguardo al prossimo avversario Holger Rune, e a quel precedente dello scorso anno a Sofia in cui l’azzurro fu costretto al ritiro per l’infortunio alla caviglia: “È vero che mi sono ritirato, ma ero comunque sotto 5-2 nel terzo: ritirato forse è un parolone. Partite come la prossima con Rune sono molto interessanti per me, mi fanno vedere anche come giocano gli altri giovani. Ho avuto la fortuna di affrontare Lorenzo, di certo non sarà l’ultima volta che ci sfideremo. Il tennis italiano è in ottime mani, anche Sonego sta giocando bene. Speriamo si rimetta anche Fognini perché ha ancora un talento incredibile“.
Infine, ha concluso: “Parlando di me, sicuramente la parte fisica mi aiuta molto. Arrivare in fondo negli Stati Uniti, venire qua e spingermi di nuovo avanti mi dà fiducia. In due giorni ho recuperato molto velocemente, ho avuto delle buone giornate sulla terra fin da subito che mi hanno dato fiducia. La partita con Hurkacz mi ha aiutato molto. Quella con Rune sarà una partita diversa, molto dura. Lui come me è molto aggressivo, quindi la risposta sarà una chiave importante“.