Jannik Sinner, alla prima partita della sua vita alle Nitto ATP Finals, ha battuto Hubert Hurkacz, regalandosi una nottata da sogno: in conferenza stampa, ha potuto esprimere tutta la sua gioia per il traguardo tagliato

La prima volta non si scorda mai: Jannik Sinner, al suo esordio assoluto alle Nitto ATP Finals (a soli 20 anni e 92 giorni) è diventato il tennista più giovane a vincere il proprio match d’esordio in questa competizione dal 2000, quando a riuscire in questa impresa fu un diciannovenne Lleyton Hewitt. L’azzurro, dopo aver sconfitto Hubert Hurkacz 6-2 6-2, si è presentato in conferenza stampa per analizzare quanto accaduto nel rettangolo di gioco e ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni.

Il mio stato d’animo è inspiegabile, sono davvero al settimo cielo. Ho giocato una partita splendida – ha affermato la testa di serie numero 9 – contro un gran giocatore come Hubert, il quale mi aveva battuto nella finale di Miami quest’anno, e sono tornato aritmeticamente in top 10, obiettivo che mi ero prefissato per questa stagione. Certo, finire l’anno undicesimo a 20 anni non sarebbe stato un dramma, ma numero 10 è meglio. L’atmosfera è stata pazzesca e il pubblico mi ha aiutato tantissimo ad esprimermi al meglio. Mi piace molto giocare in Italia, ancora di più se su questa superficie che amo: i campi sono molto simili a quelli di Milano, dove due anni fa ho vinto le Next Gen ATP Finals, dunque non ho sofferto molto l’adattamento al campo”.

Inoltre, un enorme pensiero è andato a Matteo Berrettini, che, a causa del suo infortunio agli addominali, non ha potuto essere in campo stasera. Dedico questa vittoria a Matteo: non posso neanche immaginare come si senta. Avere la possibilità di giocare le Finals in casa è qualcosa di incredibile, un evento che si aspetta per tutta una carriera, dispiace che non abbia potuto terminare questa competizione. Mi ha scritto un messaggio prima della partita – ha raccontato il nativo di San Candido – e mi ha chiesto di divertirmi: mi hanno reso molto felice queste parole, perché divertirsi è ciò che conta di più nello sport”.

Infine, Sinner ci ha tenuto a sottolineare la sua forte sensibilità dinanzi alla stampa, per smentire le voci più cupe sul suo carattere: “In campo sembra che faccia trasparire poco l’emozione – ha riflettuto Jannik –, ma non sapete quello che ho dentro. Sono una persona piena di sentimenti che vive la carriera con grande trasporto. Sembra che le cose che mi stiano accadendo siano normali, ma io sono ben consapevole che non lo sono“.