Le parole dell’altoatesino dopo la sconfitta subita contro Carlos Alcaraz nella semifinale del BNP Paribas Open
Non ce l’ha fatta Jannik Sinner a raggiungere la sua seconda finale della carriera in un Masters 1000 della carriera. Nel penultimo atto del BNP Paribas Open di Indian Wells, l’azzurro è uscito sconfitto dalla prestigiosa sfida con Carlos Alcaraz per 7-6(4) 6-3 dopo aver comunque dato del filo da torcere all’avversario sia nel primo che nel secondo set.
“Le scelte che ho fatto credo siano state quelle giuste – ha detto Sinner in conferenza stampa -. Semplicemente ci sono state delle occasioni che non ho saputo sfruttare, peccato, a tratti mi ha ricordato la partita giocata agli US Open. Il tennis è così e credo che la differenza sia stata soprattutto nel servizio, oggi le mie percentuali erano molto basse, quindi è molto difficile vincere una partita così“.
Il numero 1 d’Italia ha aggiunto: “Sono ottimista, so di essere molto vicino al suo livello, ma ho molto da migliorare negli spostamenti in campo. A volte con un po’ più di forza potrei muovermi ancora meglio, più velocemente, quindi continuerò in quella direzione. Secondo me sia io che Carlos siamo migliorati molto negli ultimi mesi, penso di averlo dimostrato, ma ho ancora spazio per crescere. So che, fisicamente, mi ci vorranno 2-3 anni per raggiungere il mio apice, perché la mia crescita è stata un po’ più lenta“.
Un bilancio sulla settimana in California: “Alla fine, penso che il torneo sia stato molto positivo per me: ho battuto un top 5, ho giocato alla pari con Carlos e, inoltre, sono stati solo pochi punti a fare la differenza. Guardi il 6-3 e quello che pensi è che non è stato così, ha vinto solo quattro punti in più di me. Sia io che il mio team siamo ottimisti, anche se a volte è difficile accettare queste sconfitte“.
Sulla rivalità con Alcaraz: “Voglio sempre mostrare un tennis eccellente, e agli US Open penso che entrambi abbiamo giocato molto bene. Tra di noi ci sono sempre tanti scambi, molta velocità, si vede che ci conosciamo, anche se in ogni partita cambiamo qualcosa. Senza dubbio penso che se sono migliorato è stato anche grazie a lui, oggi in testa ho già quello che mi serve per migliorare e per batterlo la prossima volta. Non è solo una questione di servizio, ci sono tante altre cose, ad esempio l’uso della mano in rete quando si tira una palla corta, anche se a quella velocità di gioco è difficile pensare dove si deve colpire. Questa volta ha fatto meglio, ma nella prossima partita ripartiremo entrambi da zero“.
Dopo la sconfitta, Sinner ha già la testa sul prossimo impegno di Miami: “So che in fondo mi sento molto bene, so di essere uno dei migliori. Vedremo cosa succede sulla terra rossa, lì avremo un po’ più di variazioni, un gioco diverso, sono curioso di vedere cosa succede. Ora è in arrivo un altro grande torneo dove l’obiettivo è raggiungere le partite importanti“.