Sui campi del Castello, in una giornata condizionata dalla pioggia, va fuori la testa di serie numero 1 del torneo: la svizzera Ylena In-Albon. Avanza, invece, in semifinale l’ex numero 45 al mondo Anna-Lena Friesdam.

Non è bastato il supporto del pubblico per trascinare Ylena In-Albon, testa di serie numero 1 del torneo. Il cammino della 23enne svizzera agli Internazionali femminili di Brescia (60 mila dollari di montepremi, terra battuta) si è concluso ai quarti di finale, in cui è stata sorpresa dalla spagnola Angela Fita Boluda, a segno per 7-6 7-5 in un partita con molti rimpianti per la In-Albon. L’elvetica è andata in vantaggio addirittura per 5-0 nel primo set, sprecando in totale quattro set-point, tre sul 5-4 e uno nel tie-break. Nel secondo, si è trovata sul 5-3 prima di subire quattro game consecutivi e lasciare dunque il passaggio del turno alla spagnola. La Fita Boluda, proveniente dalle qualificazioni, fino a qui non ha perso un solo set, è numero 390 nella classifica mondiale e cerca il risultato più importante della carriera: per lei, in bacheca ci sono due titoli da 15 mila dollari (entrambi conquistati nel 2019) ma nessuno di categoria superiore.

Nella parte bassa del draw dell’evento del Tennis Forza e Costanza, continua, invece, il cammino sorprendente di Despina Papamichail, la greca che a 29 anni sta vivendo il momento migliore della carriera, sotto la guida del coach marchigiano Massimiliano Albarella, che la segue sui campi della MTA di Jesi. Sotto di un set con la 20enne argentina Jazmin Ortenzi, la giocatrice che fa base in Italia si è ripresa piano piano fino a dominare nel terzo parziale. “Sto attraversando un ottimo periodo – ha spiegato la greca in un perfetto italiano – e voglio cercare di godermelo più possibile. Ero già stata a Jesi per quattro anni in passato, prima di trasferirmi a Barcellona, ma da un mese sono tornata in Italia e mi trovo benissimo. Non ero certa di venire a giocare a Brescia perché l’entry list era molto competitiva, ma alla fine è stata la scelta giusta”. Entusiasta anche l’allenatore Albarella: “Despina – spiega il coach azzurro – è prima di tutto una grande appassionata di tennis. Nella sua carriera ha avuto degli infortuni seri e non era mai riuscita a sbocciare al livello che merita, ma adesso non è lontana dalle top 100 e ovviamente quello è il suo obiettivo. A seguirla saremo io, a Jesi, e il coach spagnolo Roberto Ortega, che lavorerà con lei per alcuni periodi dell’anno a Madrid”.

Contro la Papamichail, in semifinale, ci sarà la tedesca Anna-Lena Friedsam, una delle principali stelle del torneo, dall’alto del suo best ranking di numero 45 WTA (datato 2016). Per lei il quarto di finale non è stato un match facile. La bulgara Julia Terziyska, proveniente dalle qualificazioni, è stata capace di tenere il ritmo per un’ora e trenta minuti ed ha anche un vantaggio di un break nel secondo set. Dal 2-4, tuttavia, la favorita ha cambiato marcia infilando quattro game consecutivi e chiudendo con un periodico 6-4. Infine l’altra grande protagonista della giornata dedicata ai quarti del singolare è stata una pioggia leggera ma insistente, che ha reso difficile per le giocatrici esprimersi al top e ha costretto anche alla sospensione in due momenti diversi del venerdì. Per questo motivo non si è disputato l’ultimo quarto di finale, che vedrà impegnate Sara Errani (ultima azzurra rimasta in tabellone) e la colombiana Yuliana Lizarazo. L’incontro sarà disputato oggi (sempre con ingresso gratuito) ed oltre ad esso sono in programma le semifinali di singolare e la finale del doppio.

I RISULTATI

QUARTI DI FINALE SINGOLARE

Fita-Boluda b. In-Albon 7-6(10) 7-5

Papamichail b. Ortenzi 5-7 6-3 6-2

Friesdam b. Terziyska 6-4 6-4

Da concluder Errani vs Lizarazo