Matteo Berrettini affronterà lo scandinavo per un posto in semifinale a Roma: i motivi per non prendere sottogamba l’impegno
“Raggiungere i quarti di finale al Foro Italico non è scontato”. Matteo Berrettini ha commentato così il traguardo raggiunto grazie al successo nel derby tricolore con Stefano Travaglia. Nel prossimo turno il romano avrà un’occasione ghiotta per spingersi avanti e giocare le semifinali davanti ai mille fortunati che avranno accesso ai campi nella giornata di domenica 20 settembre. Il prossimo scoglio è Casper Ruud, una volta rimasti in otto in un Masters 1000 ci si può indubbiamente imbattere in qualcosa di peggio; ma i motivi per non prendere sottogamba l’impegno però ci sono eccome. D’altronde lo stesso tennista romano ha spiegato ai giornalisti: “Una volta giunti ai quarti di finale non si può sottovalutare nessuno, perché chi ci arriva ha vinto partite ed è sicuramente in forma”.
Parlerà il tennis, non il ranking. Casper Ruud con la vittoria ai danni di Marin Cilic ha eguagliato le gesta del padre Christian, arrivato nel 1997 ai quarti di finale di Montecarlo, traguardo del quale si ricorda in particolar modo la vittoria contro Kafelnikov. Nel circuito maggiore il bilancio dei precedenti è di 1-1. Recentissima la vittoria di Matteo, datata 5 settembre 2020 e valida per l’accesso agli ottavi di finale degli Us Open (6-4 6-4 6-2). La netta vittoria dell’azzurro viene controbilanciata dall’unico precedente su terra, risalente al Roland Garros 2019. Sul rosso parigino non ci fu storia, dominio tattico dello scandinavo capace di imporsi in tre set con lo score di 6-4 7-5 6-3. Il ricordo di quest’ultimo confronto è un campanello d’allarme che deve mettere in guardia il nostro Berrettini alla vigilia del confronto. Sulla terra Ruud è insidioso, lo dicono i risultati – non a caso prima del torneo gli ottavi di finale raggiunti lo scorso anno proprio nella capitale erano il miglior risultato in un Masters 1000 – e lo dice la sua storia, decisiva in questo caso la maturazione tennistica in Spagna.
Il pubblico nella capitale arriverà solo domenica ed in conferenza stampa Ruud ha tirato un sospiro di sollievo: “Giocare senza spettatori è un po’ triste, però contro Berrettini per me sarà un vantaggio. Affrontare un italiano a Roma già di per sé non è facile, con il tifo a suo favore sarebbe stato ancora più complicato”. Il commento del norvegese che ha poi confessato di essere comunque abituato a giocare con il pubblico a sfavore, essendo spesso lontano dal suo paese. Dopo il K.O giunto oltreoceano, Casper cercherà il riscatto ed attingerà al precedente più lieto, quello di Parigi. Analizzando il prossimo confronto Ruud ha già confessato di essere disposto a giocare un match di sacrificio: “Sarà importante giocare molte risposte in campo. Tutti vorremmo giocare un tennis aggressivo, ma ci sono match in cui devi difenderti e quello con Berrettini è uno di questi. Matteo spinge moltissimo da fondo e non sarà facile prendere il comando degli scambi, poi qualora ci dovessero essere occasioni per farlo di certo non mi tirerò indietro”.