Le parole del serbo alla vigilia del suo esordio agli Internazionali BNL d’Italia, dove affronterà Tomas Martin Etcheverry
Dopo un periodo di adattamento alla superficie, dove non ha raggiunto i risultati sperati, Novak Djokovic è pronto a fare il suo esordio agli Internazionali BNL d’Italia, torneo che ha già vinto per ben 6 volte. Il tennista serbo affornterà a partire dalle ore 19:00, Tomas Martin Etcheverry sul Campo Centrale: “La verità è che non so molto di lui, l’ho visto giocare solo poche volte, ho visto anche i suoi post social sulla differenza di punti tra di noi – ha detto Nole sul suo prossimo avversario –. Gli auguro tutto il meglio, sembra un ragazzo molto simpatico che viene anche da un paese che ha avuto molto successo in questo sport. Gli auguro tutto il meglio tranne domani sera (ride, ndr)“.
Sul proprio stato di forma: “Va tutto bene, è tutto in ordine. C’è sempre qualcosa qua e là che ti infastidisce a questi livelli, ma è normale. Quando non hai più 25 anni lo sperimenti un po’ più di prima, ci vuole un po’ più di tempo per riprendersi. Ma mi sento bene, mi manca la competizione, mi piace giocare a Roma. Storicamente Roma è sempre stata un torneo molto bello per me, dove ho avuto molto successo, l’ho vinto molte volte. Ho giocato anche parecchie finali, è il mio torneo di maggior successo sulla terra rossa, spero che tutto questo serva da trampolino di lancio per quello che verrà a Parigi, dove voglio giocare al meglio“.
Un commento sul momento di Alcaraz: “Qualunque cosa accada, Carlos sarà il numero 1 dopo questo torneo in modo meritato, ha giocato un tennis impressionante, ad alto livello. È il giocatore da battere su questa superficie, senza dubbio. Certo, dipende se Nadal giocherà o meno al Roland Garros, ma Alcaraz arriverà senza dubbio tra i favoriti. Ci siamo incontrati solo una volta, l’anno scorso a Madrid, qui penso che potremmo vederci solo in finale, cosa che piacerebbe a entrambi“.
Sul possibile forfait di Rafael Nadal al Roland Garros: “Nella mia preparazione non cambierebbe nulla, ma il mondo del tennis e del torneo ne risentirebbero, la sua assenza sarebbe molto importante per il suo record nel torneo e, in generale, per quello che ha ottenuto nella sua carriera sportiva. Fa male saltare qualsiasi torneo, ma soprattutto il Grande Slam, nel mondo del tennis ha un impatto maggiore. Sono sicuro che tutti vorranno vederlo lì, mi piacerebbe anche vedere i migliori al mondo in azione, penso sia la cosa migliore per la competizione. Ovviamente non sono nei suoi panni, non so cosa stia provando, ma sono sicuro che farà di tutto per esserci“.
Infine, sulle difficoltà di adattamento alla terra: “Ogni rimbalzo è diverso, è una superficie irregolare in questo senso. C’è il vento, la terra, tutto è molto vivo, in un certo senso è come l’erba. Sulla terra battuta, se hai una giornata ventosa, il vento spazza via lo strato superiore della superficie e influisce sul rimbalzo, sulla rotazione della palla e sulla velocità dei colpi. Se piove o c’è il sole il gioco cambia molto, anche se la terra è più morbida o più dura. Ci sono molti fattori in gioco, devi affrontare più cose che su altre superfici, può essere davvero travolgente, è tutta una questione di adattamento. Nel mio caso, sento di aver bisogno di più tempo per allenarmi, più settimane in campo, lavorare di più sui miei tiri, sulle mie tattiche, sulla mia tecnica. Alcuni giocatori tendono ad avere queste esigenze sull’erba, ma per me è la terra che mi prende più tempo“.