In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il Presidente del Coni ha chiarito la sua posizione sulla possibile esclusione di tennisti russi e bielorussi dal Masters 1000 di Roma

Dopo la discussa esclusione dei tennisti russi e bielorussi dal torneo di Wimbledon, continuano a rincorrersi ipotesi e voci sull’estromissione di suddetti atleti anche da altri tornei in programma nel calendario tennistico. Gli Internazionali BNL d’Italia andranno in scena sui campi del Foro Italico di Roma dal 2 al 15 maggio e si attende la decisione, che spetta al governo, sulla questione.

In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, il Presidente del Coni, Giovanni Malagò è stato chiaro: “Da presidente del Coni e membro CIO, mi occupo di politica sportiva e non di politica. In Italia, ribadisco, rappresento il CIO. E l’Executive Board ha raccomandato a tutte le federazioni di non invitare atleti russi e bielorussi ai tornei e alle manifestazioni sportive. Wimbledon, che è un circolo privato, si è attenuto a questa indicazione“.

Bisogna fare una premessa. La raccomandazione del CIO è nata dopo che la Russia ha commesso una gravissima violazione, mai successa in era moderna, la rottura della tregua olimpica durante i Giochi paralimpici. Ma ci rendiamo conto? È lì, in quel momento, durante l’evento, che tutti i comitati paralimpici internazionali si schierano al fianco dell’Ucraina, si riuniscono e chiedono che russi e bielorussi vengano esclusi dai Giochi. In caso contrario non avrebbero partecipato alla Paralimpiade”.

Le cose, i fatti, vanno spiegati bene, soprattutto a chi esprime disaccordo, ed è suo diritto, alle decisioni del CIO. Tutte le più importanti federazioni internazionali, sottolineo tutte (tranne la Federbasket europea che ha preso tempo, ma attenzione, l’Italia dei canestri, il suo presidente, l’amico Gianni Petrucci, ha già detto che la Nazionale non giocherà contro la Russia) hanno accolto e seguito le raccomandazioni del CIO. Solo il mondo del tennis si è stupito che Wimbledon abbia aderito al dettato del mondo olimpico internazionale” – ha concluso Malagò.

Ancora non si conosce invece la posizione del governo, ma pochi giorni fa, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, aveva sottolineato: “Tennisti russi? Gli strumenti pacifici che abbiamo per fermare questa guerra e portare Putin al tavolo sono le sanzioni. Dobbiamo lavorare all’isolamento della Russia“.