Le parole del carrarino, che esordirà al secondo turno contro il vincitore della sfida tra Matteo Arnaldi e Diego Schwartzman
Lorenzo Musetti ha parlato in conferenza stampa a pochi giorni dal suo esordio, che avverrà nella giornata di sabato contro il vincitore della sfida tra Matteo Arnaldi e Diego Schwartzman. “Le sensazioni sono buone, sicuramente positive. Mi sto trovando bene con le condizioni, ma quelle di Roma mi sono sempre piaciute – ha detto il numero 18 del seeding -. Il fatto di non aver giocato l’anno scorso mi dà motivazioni in più quest’anno. Sto sentendo molto la passione della gente e l’affiatamento dei tifosi sarà sicuramente un vantaggio per noi giocatori italiani. Sono contento di essere qui“.
Per il carrarino sarà la quarta partecipazione agli Internazionali BNL d’Italia, con il risultato migliore che arrivò nel 2020 con il terzo turno raggiunto dopo aver superato le qualificazioni: “Nelle volte che ho giocato qui mi sono sempre sentito protetto dal pubblico che è sempre molto coinvolto nel match. Mai ho avuto sensazione di pesantezza o pressione o ansia. Qui ho sempre sentito molto il calore del pubblico di Roma, che è molto famoso per questo, quindi spero ci sia anche quest’anno, e spero in un derby al primo turno per portare lustro al tennis italiano“.
Un bilancio sulla stagione sino ad ora: “Roma e Parigi sono due occasioni per incamerare altri punti e salire nel ranking. L’inizio di stagione non è andato come volevamo, i risultati non sono stati sicuramente all’altezza e ci si aspettava di più. Ho affrontato per la prima volta la trasferta in Sudamerica e diciamo che non è andata benissimo. I tre tornei si giocano in condizioni completamente diverse. A Buenos Aires c’era molto caldo e la palla saltava tanto, poi d’un tratto sono arrivati il freddo e il gelo e non sono stato bravo ad adattarmi. Ora è difficile fare previsioni su dove giocherò a inizio 2024, ma molto probabilmente a febbraio opterò per i tornei indoor. Contro Hanfmann a Madrid ho avuto una giornata no. Erano quattro settimane di fila quindi avevo bisogno di staccare. Avevamo messo come opzione quella di giocare al Challenger di Cagliari, ma sentivo il bisogno di dover lavorare un po’ per preparare Roma e Parigi, non c’è molto tempo per mettere benzina sul piano fisico. Quindi ho sfruttato i giorni a disposizione per mettere fieno in cascina“.