Le dichiarazioni dell’ex top 10 azzurro dopo la sconfitta nel derby con Jannik Sinner al secondo turno del Masters 1000 capitolino.
La quindicesima partecipazione (solo Nadal e Djokovic all’interno del tabellone hanno più presenze di lui) di Fabio Fognini agli Internazionali BNL d’Italia si è conclusa ai sedicesimi di finale. L’azzurro, in un derby molto teso ed estremamente equilibrato, si è arreso a Jannik Sinner, vincitore per 6-2 2-6 6-3. Una sconfitta, quindi, sul filo di lana per l’ex top 10 di Arma di Taggia, che ha così commentato la contesa col più giovane connazionale nella conferenza stampa post-match: “All’inizio ho avuto più chance io ma lui è giovane, forte ed ha tanti meriti. Il mio grande demerito,invece, è l’aver giocato un game di m… sul 4-3 del terzo set. Oltre a questo mi spiace per quel rovescio fuori di poco sul 1 pari nel terzo. Non ho rimpianti sul servizio perché non sono mai stato Karlovic e mai lo sarò. Sono arrabbiato – ha proseguito Fabio – e finché lo sono per una sconfitta va bene. Al contempo sono anche felice perchè ho quasi 35 anni e ho mostrato che il livello c’è. Mi dispiace certo ma vado via a testa alta“.
Durante il corso della conferenza è stato poi chiesto al tennista ligure se questo può essere il suo ultimo torneo al Foro Italico: “La decisione sul mio futuro la prenderò a fine anno“. – ha risposto Fognini -.
Sul suo giovane connazionale, invece, Fabio si è così espresso: “Spero di poter incrociare Jannik tante altre volte. Alcaraz in questo momento è sopra tutti quanti ma Sinner è molto maturo. Loro due saranno il futuro del tennis. Con Vagnozzi, Jannik ha iniziato un processo tecnico. A rete fa ancora fatica e soffre i cambi di ritmo. Tuttavia da fondo spinge molto bene e, ultimamente sta facendo anche più smorzate, un plus che, se aggiungesse con continuità, potrebbe fare la differenza in futuro. Con ciò potrebbe divertirsi ancora di più“.
Infine, non è mancata una considerazione, da parte del campione di Montecarlo 2019, sul pubblico presente durante il derby: “È giusto che alcuni tifassero il più anziano ed altri il più piccolino. Poi c’era anche chi aveva bevuto troppe birre, come sempre. Questo è il bello del pubblico romano. Non sai mai cosa aspettarti“.