Le parole del russo dopo la vittoria su Yannick Hanfmann, che gli ha regalato l’accesso alle semifinali degli Internazionali BNL d’Italia
Daniil Medvedev ha conquistato agli Internazionali BNL d’Italia, la sua prima semifinale 1000 sulla terra rossa, battendo Yannick Hanfmann con lo score di 6-2 6-2 dopo un’ora e 21 minuti di gioco. “Non credo sia stato il mio miglior match qui a Roma – ha però ammesso il russo in conferenza stampa -, ho commesso molti doppi falli. Avrei potuto fare meglio con il servizio“.
Il numero 3 del mondo ha parlato delle condizioni dei campi: “Penso che i campi, tutti i campi, siano un po’ diversi qui, specialmente il Grandstand e il Centrale. Non è stato facile adattarsi, da parte di entrambi, ma sono riuscito ad adattarmi meglio. Da fondo, ma non per quanto riguarda il servizio, ho giocato bene, ho risposto bene e mi sono mosso bene. Probabilmente non mi sentivo così bene sulla terra prima di questo torneo… Ricordo di essermi seduto qui prima del torneo e di aver detto di quanto mi sentissi bene in allenamento, ma sono contento di essere riuscito a far sì che fosse così anche oggi in campo perché i match e gli allenamenti sono due storie diverse. In realtà non ho cambiato le cose in allenamento, ma forse finalmente quest’anno il lavoro fatto per la preparazione sulla terra ha funzionato, anche se non abbiamo avuto molto tempo prima di Montecarlo“.
Sul rapporto con l’Italia: “Non capisco l’italiano. Penso che se vivessi qui a Roma, forse sei mesi, potrei parlare perché l’italiano è abbastanza simile al francese, da quello che ho sentito. Ma, per il momento, non capisco nulla. Riesco a dire solo alcune parole. L’Italia mi piace davvero. Ho giocato in tanti tornei junior in Italia. I tornei ATP sono solo Roma e Torino e Milano, ci ero andato un paio di volte anche senza le NextGen. Mi piace l’Italia, così come la Francia. Quando perdevo a Roma, di solito trascorrevo qualche giorno qui con mia moglie. Ora, che sono ancora in gara, ho meno tempo. Quando sei ancora nel torneo, non hai tempo di visitare la città, il Vaticano, il Colosseo o cose così. Vado solo a cena dove si mangia bene, cibo italiano. Ma non solo italiano, perché Roma è una città moderna, si può mangiare qualsiasi cosa. Onestamente mi è sempre piaciuto lo swing Madrid-Roma, ma non ci ho mai giocato bene. Ora sto giocando meglio, quindi sono felice“.
Un commento sul forfait di Rafa al Roland Garros e sul suo record a Parigi: “Penso sia una brutta notizia perché non vuoi mai vedere nessuno infortunato, costretto al ritiro, specialmente una persona come Rafa. Allo stesso tempo, se parliamo di favoriti, certo ora le cose cambiano. Se avesse annunciato, che so, che non era al 100% ma che avrebbe giocato, restava il favorito perché a Parigi ha vinto il 95% delle volte in cui ha giocato. Triste notizia. In un certo senso sono contento di sentire che tenterà di tornare. Ho sentito che ha detto che non sa quando tornerà ad allenarsi, ma vuole tornare l’anno prossimo. Penso che tutti vogliano vederlo nuovamente in campo a giocare. È la cosa più importante. Spero di vederlo giocare ancora un paio d’anni prima che decida di smettere. Nel tennis, sicuramente quello di Rafa al Roland Garros è il record più incredibile. Novak, in Australia, ha vinto nove volte, la decima quest’anno. Per ora, Rafa ha vinto 14 volte. Se Novak farà altrettanto allora ne riparleremo. Per ora Rafa, sulla terra, ma specialmente al Roland Garros, è qualcosa di incredibile. Sinceramente, non so come sia possibile perché, io ad esempio, mi sento un buon giocatore ma posso sempre avere una brutta giornata, oppure incontrare un avversario con un’ottima giornata. Come a Madrid, non pensavo di giocare male contro Karatsev, eppure ho perso. Rafa non ha avuto questo tipo di partite al Roland Garros, tranne forse nel match contro Soderling, in cui Robin giocò il match della vita e riuscì a vincere. È incredibile. Penso che nel tennis, almeno per il momento, non ci siano paragoni con lui“.
Sui favoriti a Roma: “Non credo di essere io il favorito qui. Rune e Ruud, a loro piace giocare sulla terra. Così come piace a Stefanos, negli ultimi anni, si posiziona ormai tra i primi tre, quattro giocatori sul rosso. Non mi considero affatto il favorito, ma sto giocando molto bene qui, mi sento bene. Così, se riesco a giocare altrettanto bene in semifinale, sono certo di dare filo da torcere al mio avversario, è quello che voglio fare. Spero di poter andare avanti e vincere altri due match“.