Le parole in conferenza stampa del Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel e del numero 1 di Sport e Salute
Si è chiusa nella giornata di domenica un’edizione record degli Internazionali BNL d’Italia. Non solo per la durata, di due settimane rispetto ai consueti 10 giorni, ma anche per il numero di spettatori: 298 mila presenze paganti, rispetto alle 235mila dell’anno scorso. Proprio di questo record ha parlato in conferenza stampa, il Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi: “La composizione è curiosa: il 26% di spettatori vengono dall’estero, il 20% da Roma e il Lazio, mentre il 54% dal resto d’Italia. Il fatturato della biglietteria è stato superiore alle previsioni: non 21,5 milioni, ma 22,5. Parliamo di un impatto di Parliamo di un impatto di 490 milioni. Con oltre 100 milioni di gettito fiscale per un torneo che non ha speso un euro di fondo pubblico. Secondo i dati della Banca d’Italia, per la ristorazione a Roma si spendono mediamente in un giorno 50 euro. Per gli alberghi non sono stati presi in esame i 5 stelle e quelli di lusso, ma si è visto il prezzo medio dei 3-4 stelle, valutando la camera doppia. Avevamo sottostimato la portata dell’evento. Se questi sono i risultati, con una prestazione sportiva degli italiani al di sotto delle attese e con un meteo avverso, immaginate cosa accadrà i prossimi anni. Rimarrà la formula upgrade e faremo altri record“.
Sul caro biglietti e sull’appeal del biglietto ground: “Il mercato dice che il prezzo è giusto, visto che è quasi sempre tutto pieno. Per me costano anche poco perché il tennis, mia opinione, non è la finale di Wimbledon, che ho visto solo quando c’era Berrettini. Ma sono le settimane prima, le partite al ground. Troveremo un prezzo medio, il prossimo anno aumenteremo di 2 mila posti il centrale e non toccheremo il costo per i biglietti. L’appeal del ground è stato molto maggiore di prima. Chi avesse fatto abbonamento al ground in passato avrebbe visto un torneo zoppo, non avrebbe mai visto i big come Djokovic, Federer o Nadal. Quest’anno lì hanno giocato tutti i semifinalisti, ma anche Musetti e Fognini. E il costo è molto competitivo: per esempio costa meno della prossima partita di calcio Roma-Salernitana, che dura un’ora e mezza. C’è stata una pressione incredibile sul ground perché, dopo i maschi, 10mila dal centrale sono usciti e hanno preferito andare al Pietrangeli che vedere le donne. Dobbiamo fare valutazioni migliori. Un giorno abbiamo sbagliato a far giocare giocatori italiani di grande prestigio lì. Rispetto allo scorso anno è cresciuto del 23% contro un incremento complessivo del 29% del pubblico del site. Alcune conclusioni sono state troppo affrettate. Ha inciso l’andamento della prevendita, la gente non si era ancora abituata alle novità, come la sessione serale di domenica che non c’era mai stata. L’affluenza al Centrale di domenica 14 maggio era inferiore a quella di lunedì per esempio. Mentre la stessa domenica c’è stato il picco di gente al Pietrangeli“.
Soddisfatto anche Vito Cozzoli, presidente e ad di Sport e Salute, che promette: “È stata un’edizione tutta nuova, rinnovata nella forma e nel contenuto, ma è stata un successo. Il site da 95 mila metri quadrati è diventato di 125 mila, ci siamo allargati fino all’area delle piscine. È stata una sfida vinta, Atp e Wta hanno riconosciuto che gli italiani sono affidabili e sanno mantenere gli impegni presi. Il meteo non è stato bello, ma non è il caso di lamentarsi troppo. Entro il 2026 arriverà la copertura del Centrale. La gara è stata aggiudicata, tra 6 mesi ci sarà il progetto esecutivo. I lavori si svolgeranno in parallelo con il torneo, si continuerà a giocare qui anche durante i prossimi anni. Nessun trasloco, quindi, nessun impedimento. La ditta a cui sarà assegnato l’incarico dovrà assumersi l’impegno di interrompere lavori solo durante il torneo. Il Centrale diventerà un’arena avveniristica e multi-disciplinare, in grado di ospitare eventi di basket, pallavolo e anche di musica“.