L’americano, profeta in patria, ha vinto il titolo più importante della sua carriera: “Battere Rafa in California è stata la ciliegina sulla torta”

Taylor Fritz, in questo momento, è il tennista più felice del mondo. In California, nella sua California, si è regalato la giornata più incredibile della carriera. Il rischio che non potesse giocare era più concreto, complice un problema alla caviglia che ora lo mette seriamente a rischio per il torneo di Miami. Ce l’ha fatta, Taylor, è sceso in campo e ha battuto “Rafa l’imbattibile”. Nessun americano aveva mai vinto il Masters 1000 di Indian Wells, nessuno aveva più sconfitto Nadal dalla finale degli Australian Open 2019.

“Questa giornata la ricorderò per sempre – ha detto il numero 1 d’America in conferenza stampa -, è stato come essere sulle montagne russe per 24 ore. Mi ero slogato la caviglia, è vero, ma non credevo potesse essere così grave. Nel momento in cui sono entrato in campo per riscaldarmi ho capito la serietà della cosa. Ho provato un paio di volte ma il dolore era troppo forte, mi veniva da piangere e ho seriamente pensato di dovermi ritirare. Mi sono rivolto al medico e abbiamo deciso per le infiltrazioni. Dopo un’ora di trattamento ho iniziato a colpire, è stato allora che ho capito che forse potevo giocare. Per alcuni membri del mio team era meglio non farlo ma in realtà non c’era nulla che mi impedisse di competere. So di essere stato molto fortunato a scendere in campo e a non sentirmi affatto limitato.

Un momento che resterà indelebile nel cuore di Taylor. “Vincere questo torneo è incredibile, ma farlo contro Rafa è come la ciliegina sulla torta. È pazzesco, ho sconfitto qualcuno che ho visto dominare e battere tutti. Sono cresciuto con lui e Roger, e adesso sono qui. Che tutto questo, poi, potesse accadere ad Indian Wells, è la combinazione più incredibile che potessi immaginare. Il tennis americano? La speranza è che questa vittoria serva per capire che tutto è possibile. I margini nel nostro sport sono molto piccoli, a fare la differenza è la convinzione di poter arrivare in fondo”.

Dopo una vittoria di questo tipo non sognare è impossibile, ma Fritz resta con i piedi per terra. “Non voglio fare il passo più lungo della gamba, la cosa giusta è vivere un giorno alla volta. Il mio obiettivo negli ultimi due mesi era quello di entrare nella top 10. Mi piacerebbe arrivare molto più in alto, naturalmente, ma senza esagerare, questo è solo un torneo. Bisogna rimettersi al lavoro, non accontentarsi dei buoni risultati e volere sempre di più.