Il libro, scritto da Federico Candidi sulla base dell’esperienza di Danilo Pizzorno, è un manuale di videoanalisi, ricco di spiegazioni semplici ed esaurienti. Una lettura piacevole e istruttiva per tutti quelli che vogliono capire meglio i colpi dei campioni

Volete capire un po’ più di tennis?

Per insegnarlo, se siete aspiranti maestri. Per discuterne, con basi un po’ più solide della consueta empiria da circolo, se vi diverte confrontarvi con gli amici analizzando gli stili dei giocatori. Per scriverne, se è il vostro hobby o il vostro lavoro; o semplicemente per il gusto di decifrare meglio quello che vi accade davanti agli occhi quando guardate una partita di tennis.

Ecco, se la risposta è sì, allora il libro di cui si parla in queste righe può esservi utile. E divertirvi parecchio.

«Il tennis in tasca», che Federico Candidi, istruttore Fit e Ptr, laureato in Scienze Motorie, ha scritto in simbiosi con Danilo Pizzorno, il grande videoanalista italiano conosciutissimo dai lettori del Tennis Italiano, è fondamentalmente un manuale di videoanalisi. Una tecnologia sempre più diffusa, ormai indispensabile per l’insegnamento del tennis ad alto livello, di cui il volume offre un panorama completo, sfruttando tutta l’esperienza di Pizzorno, che professionalmente ha seguito decine di atleti, da Ljubicic a Raonic, da Gasquet a Sonego. Ne vengono illustrate le basi, e forniti suggerimenti sui dispositivi da impiegare e su come utilizzarli al meglio. In maniera diretta, semplice, comprensibile per chiunque.

Il libro è il frutto di un incontro fortunato, di un caffè bevuto insieme da Candidi e Pizzorno a Porto Torres e degli incontri che ne sono seguiti, e ha tutta la freschezza e la semplicità di un volume autoprodotto, che nasce dal desiderio di comunicare le proprie conoscenze, mettendole generosamente a disposizione di tutti.

Chi conosce Danilo, chi è abituato a leggerlo e a interrogarlo, sa bene che uno dei suoi talenti sta nel spiegare concetti importanti in maniera sintetica ma esauriente, facendo dialogare parole ed immagini. Da un piccolo particolare, dalla correzione di un lancio di palla ad esempio, sa accompagnarti nel percorso che porta allo sviluppo di un colpo, alla sua trasformazione da punto debole a pezzo forte del repertorio. È come entrare nella ‘fabbrica’ dei campioni, per osservare gli ‘ingranaggi’ biomeccanici (ma anche psicologici) che stanno dietro uno stile, e comprendere il motivo di un progresso inatteso o di un errore ripetuto.

Ma il libro che Francesco Candidi ha costruito con Danilo lo si può leggere anche come una introduzione al tennis moderno, un corso accelerato dove i tecnicismi sono pochi e necessari, e le informazioni tante. Si parte dalle impugnature e dalle posizioni in campo per passare all’esecuzione dei colpi, tutte illustrate dalle immagini che Pizzorno ha realizzato filmando i grandi campioni e inserendoli nel suo sconfinato database.

Un manuale che non perde mai il gusto del racconto, arricchito dalle citazioni di grandi tecnici e conoscitori del gioco, e nutrito di passione e competenza. Sempre, ovviamente, che di tennis vi interessi capirne di più.