Le parole del tennista russo, nelle dichiarazioni raccolte dal nostro inviato Massimo Grilli durante la Diriyah Tennis Cup

DALL’INVIATO A RIYAD

«Cosa avresti fatto se non fossi diventato un campione di tennis?». Una domanda semplice, che coglie spesso però i giocatori impreparati, costretti a qualche risposta banale. Non così Daniil Medvedev, una delle menti migliori dello sport della racchetta. «Avrei cercato qualcosa di altrettanto competitivo rispetto al tennis – la sua risposta a Diriyah – e non necessariamente nello sport. Gli scacchi? Tutto può essere competizione, pensate al business… Sono molto bravo nei giochi al computer, nei videogame, ma non so se vale, se può diventare una professione… Mi piace comunque cercare sempre di primeggiare, di essere il numero 1, quando gioco a tennis oppure mi diverto con gli amici. A parte questo vediamo, io ho frequentato per un anno la facoltà di Economia e Commercio all’università di Mosca, e penso che se non fossi diventato un tennista professionista avrei continuato su quella strada, avrei probabilmente cercato uno spazio nelle relazioni internazionali. Le lingue mi sono sempre piaciute, parlo inglese, spagnolo, francese, sto provando con l’italiano… Sempre cercando di essere il migliore».