Dichiarazioni forti da parte del virologo italiano sul pensiero ostile del numero 1 del mondo a proposito della vaccinazione contro il Covid-19.

Il caso Novak Djokovic fa e farà discutere ancora tanto. L’ultimo, in ordine di tempo, ad essere intervenuto sul pensiero ostile del numero 1 del mondo alla vaccinazione anti-Covid-19 è stato il virologo italiano Roberto Burioni.

Quest’ultimo in un post su Twitter ha pubblicato un video in cui il compianto Muhammad Ali, nel lontano 1978, esortava i bambini a vaccinarsi per poter andare a scuola. Al di sopra questo video, poi, il nativo di Pesaro ha scritto: “Notare la differenza tra un campione e un babbeo che gioca bene a tennis“.

Parole forti da parte di Burioni, riassunto perfetto del suo parere su Djokovic, che nel frattempo non sembra voler cambiare idea. Suo padre Srdjan alla CNN ha infatti affermato: “Per quanto riguarda i vaccini è diritto personale di ognuno di noi. Nessuno ha il diritto di entrare nella nostra intimità. Sotto questi ricatti Novak non giocherà e fossi in lui farei lo stesso“.

Queste dichiarazioni sembrano quindi escludere in maniera quasi definitiva la partecipazione del venti volte campione Slam al suo torneo preferito, gli Australian Open, in cui la vaccinazione sarà obbligatoria. In questo senso è però lecito attendere ulteriori aggiornamenti.