Il circuito Challenger cambia veste a partire dalla stagione 2023 e lo fa in grande stile, con nuove categorie di eventi, un prize money da record e con l’obiettivo ormai dichiarato di permettere a tanti tennisti che navigano al di fuori della Top 100 di poter vivere la propria carriera in modo più sostenibile.

Il circuito Challenger cambia veste a partire dalla stagione 2023 e lo fa in grande stile, con nuove categorie di eventi, un prize money da record e con l’obiettivo ormai dichiarato di permettere a tanti tennisti che navigano al di fuori della Top 100 di poter vivere la propria carriera in modo più sostenibile.

Il primo significativo cambiamento riguarda le categoria, con l’annullamento dei Challenger 90 e 110 e il mantenimento dei Challenger 50, 75, 100 e 125, con la quantità di Challenger 100 e Challenger 125 che aumenterà in maniera considerevole. Inoltre, con alcuni Masters 1000 che dureranno due settimane a partire dal 2023, la ATP ha pensato a sperimentare, durante la seconda settimana di questi lunghi tornei Masters, 3 nuovi tornei di categoria Challenger 175, con ben 175, come dice anche il nome, punti in palio e grande possibilità di riscatto per quei giocatori eliminati prematuramente dai Masters 1000 e non solo.

Va sottolineato anche l’aumento del prize money, che passerà dai 13,2 milioni del 2022 ai 21,1 milioni di dollari nell’anno a cui stiamo per aprire le porte, per un totale del 60% in più rispetto alla stagione precedente. E ciò non riguarderà solamente i campioni o i finalisti: nel comunicato dell’ATP, è esplicitamente specificato che verrà aumentato il guadagno turno per turno, anche per coloro i quali verranno eliminati nei primi turni.

Inoltre, verrà stabilito anche un nuovo record di eventi: 183 nel 2022, saranno 195 nel 2023, mai così tanti da quando il circuito Challenger è stato fondato, con l’obiettivo dichiarato di assomigliare sempre più al circuito ATP nella distribuzione dei tornei per superficie e per luogo geografico.

Infine, si ritorna sull’aumento del numero dei Challenger 100 e 125, che dovrebbe essere, secondo quanto spiegato nel comunicato, del 170% rispetto alla stagione in corso, con maggiori opportunità per i tennisti di scalare il ranking e di avvicinarsi sempre più al livello dei più quotati colleghi.

Commentando i cambiamenti, il presidente dell’ATP Andrea Gaudenzi ha affermato: “Il Challenger Tour è il Launchpad del tennis professionistico maschile. L’annuncio di oggi è un passo fondamentale per l’intero ecosistema. Il nuovo piano aumenta il potenziale di guadagno per i giocatori e migliora l’equilibrio delle categorie di torneo, superfici e regioni, con una rinnovata attenzione per accrescere il livello dei tornei. E questo è solo l’inizio. Il nostro team è impegnato a fornire ulteriori miglioramenti nei prossimi mesi e anni.”

Richard Glover, vice presidente dell’ATP Challenger Tour, ha poi dichiarato: “La salute dell’ATP Challenger Tour è fondamentale per il futuro del nostro sport, e la nostra indagine approfondita ha rivelato opportunità significative per rafforzare questo percorso. Mentre stiamo adottando un approccio a lungo termine per far crescere il Challenger Tour, questi cambiamenti forniranno un impulso immediato a partire dal 2023. Non vediamo l’ora di eseguire queste riforme la prossima stagione e di costruire sulle basi di questo progresso nel prossimo futuro.”