La tennista polacca, intervistata da Tennis Majors, ha affrontato temi delicati che vanno oltre ciò che accade sul rettangolo di gioco

Iga Swiatek continua ad affermarsi in campo e fuori. La numero 1 del mondo punta a confermare i numeri straordinari del 2022 e vuole farlo anche per tutto ciò che ha rappresentato al di fuori del campo. Dalla gestione della pressione alla ricerca di un equilibrio, la polacca ha toccato temi particolarmente interessanti in un’intervista concessa al sito Tennis Majors. “Sono solo me stessa – ha dichiarato Swiatek – , nel modo più autentico che c’è. Questa cosa mi piace e vedo che funziona, perché le persone apprezzano la mia onestà. Sanno che sono una persona vera. Non sto cercando di essere ciò che non sono, non ho una soluzione magica per questo. Forse ci sono persone che riescono a identificarsi con me perché sono anch’esse introverse. Non tutti sono estroversi, ma al mondo c’è posto per ciascuno di noi”.

Le fa eco Daria Abramowicz, psicologa e componente chiave del team. “Paragonarsi a qualcun altro è uno dei più grandi gesti di perfezionismo. Il perfezionismo deriva da quella vocina nella nostra testa che dice: “Cosa diranno gli altri? Cosa faranno gli altri?”. Viene anche dalla sensazione che ci sia una minaccia di vergogna che ci porta a pensare che non facciamo abbastanza. È qualcosa che ti stanca, che ti consuma. Quello che vogliamo ottenere nel nostro lavoro con Iga è puntare all’eccellenza, senza impiegare le nostre energie in qualcosa su cui non abbiamo alcuna influenza. L’obiettivo è creare un’identità”.