Il Next Gen danese, dopo aver raggiunto la sua prima finale nel Tour a Monaco di Baviera, ha dichiarato di avere l’ambizione di diventare il prossimo numero 1 al mondo.
La futuribilità e le grandi qualità del Next Gen danese Holger Rune, sin dalla precedente stagione in cui si è imposto in ben 4 Challenger in Italia, non sono mai state in discussione. Certamente, però, non ci si poteva attendere che in così poco tempo fosse in grado di approdare in finale in un torneo ATP, nonché di diventare il secondo miglior danese nell’Era Open (alle spalle solo di Kenneth Carlsen, che fu numero 41 nel 1993). Ciò, invece, è avvenuto questa settimana nell’ATP 250 di Monaco di Baviera, in cui il classe 2003 ha mostrato un tennis di altissimo livello ed ha battuta avversari di grande prestigio. In primis, ovviamente, spicca il netto successo sulla prima testa di serie del seeding Alexander Zverev in ottavi ma molto convincenti sono state anche le performance nei quarti e in semifinale contro Emiil Ruusuvuori ed Oscar Otte.
Questo percorso da sogno è stato sorprendente anche per lo stesso Rune, che, nel post-successo sul già menzionato Otte in semifinale, ha dichiarato: “È una sensazione incredibile. Non me l’aspettavo affatto quando sono arrivato a Monaco, sono molto felice di poter giocare la mia prima finale in carriera“. Oltre l’ovvia soddisfazione per aver raggiunto un traguardo così importante ad appena 19 anni, il giovane danese però considera questo splendido cammino come il primo passo in funzione di un enorme obiettivo: “Voglio diventare il numero 1 al mondo e da qualche parte dovevo pur iniziare“. – ha dichiarato. – “Sto migliorando tanto ed ogni giorno, questa è la cosa più importante“.
Ora, nell’ultimo atto, Rune (secondo classe 2003 a raggiungere una finale a livello ATP, dopo Alcaraz) attende un’altra grande sorpresa del torneo: l’olandese Botic Van de Zandschulp, anch’egli alla sua prima finale nel circuito.