Le parole del tennista danese dopo la sconfitta subita per mano di Andrey Rublev nella finale del Rolex Monte-Carlo Masters
Holger Rune ha mancato l’occasione di conquistare il secondo titolo 1000 della sua carriera, dopo il trionfo a Parigi-Bercy, perdendo la finale del Rolex Monte-Carlo Masters per mano di Andrey Rublev. Sul Court Ranieri III, l’ultimo atto si è concluso con lo score di 5-7 6-2 7-5 in favore del russo, dopo che il danese si era però trovato avanti 4-1 e con palla del possibile 5-1 nel terzo e decisivo set. “Non sono contento, ma fa parte del tennis – ha detto Rune in conferenza stampa –. Ero decisamente in controllo nel terzo set e direi anche per gran parte del primo set, ma ho avuto il demerito di non riuscire a chiudere il match. Devo solo capire cosa ho sbagliato, cosa posso migliorare e andare avanti, perché il torneo più importante della stagione su terra battuta è il Roland Garros. Devo prepararmi al meglio per quell’appuntamento: questo è ciò che conta. Contro Sinner è stata una partita lunga, abbiamo finito tardi. Non ho avuto molto tempo per recuperare. È andata così. Ho dato tutto, ma non ne avevo più. Ho fatto quello che potevo e sono andato molto vicino a portare a casa il match“.
Sul rapporto con il pubblico, il danese ha sottolineato: “Credo che non sia normale che qualcuno urli mentre sto servendo. Per questo invito l’arbitro a dire qualcosa al pubblico. È solo una questione di rispetto. È importante rispettare le persone. Io rispetto le persone, loro devono rispettare me. Tutto qui. Quando ho battuto Jannik, nonostante il 90% fosse italiano, il pubblico è impazzita dopo la mia vittoria. Ovviamente hanno supportato Jannik, è un grande giocatore ed è normale. Non importa da dove vieni o come giochi, sosterranno il giocatore locale. Sono riuscito a vincere e spero di riuscirci ancora se lo affronterò a Roma“.