Dopo tre titoli Futures ed il primo contatto con i Challenger, il 2021 potrebbe essere l’anno dell’exploit e della prima maturità di Holger Vitus Nodskov Rune

Dopo tre titoli Futures ed il primo contatto con i Challenger, il 2021 potrebbe essere l’anno dell’exploit e della prima maturità di Holger Vitus Nodskov Rune: sembra esserlo già nelle dichiarazioni. Il 17enne danese ha impattato bene tra i pro, ma più che le vittorie sono le sconfitte ad instradarlo per il futuro. Quest’anno uno dei miei obiettivi è impegnarmi di più nei match e trovare costanza ad un certo livello. In determinate situazioni serve più attenzione, per esempio quando si gioca la prima di servizio e soprattutto non bisogna mollare in nessuna fase della contesa – scrive lo scandinavo che questa stagione curerà un blog personale sul sito dell’ITF -. A fine stagione mi è arrivata una mail riassuntiva ed era riportata la percentuale di vittorie. So con certezza che certe volte avrei potuto impegnarmi di più e non ero per niente soddisfatto del dato scritto”. Questa mail ha particolarmente irritato il vincitore del Roland Garros Junior 2019 che si è già riproposto di migliorare la statistica in questione: Ho chiuso la stagione con il 65% di vittorie, ma ricordo almeno dieci partite dove avrei potuto far meglio e avrei potuto dunque vincere l’80% degli incontri giocati. L’obiettivo per l’anno nuovo è migliorare il mio tennis e la percentuale di successi”.

Questo processo non può che passare attraverso l’allenamento, per questo in inverno Rune ha svolto una preparazione d’elite: “Il 2021 non poteva iniziare meglio. Ho svolto le prime tre settimane di lavoro in Danimarca, dove mi sono focalizzato principalmente sul piano atletico. Poi sono andato in Francia alla Mouratoglou Tennis Academy, al mio arrivo ero affamato di tennis”. L’attuale numero 475 del ranking ATP si è potuto da subito allenare con Daniil Medvedev e Felix Auger-Aliassime alle dipendenze del tecnico di Neuilly-sur-Seine: “Ci siamo allenati benissimo, in campo c’era una buona energia. Daniil è sempre concentrato sul lavoro e ha un grande team intorno a sé. Felix invece è solo tre anni più grande di me quindi può essere davvero una fonte d’ispirazione perché riesco a rivedermi in lui, cosa che non accade se palleggio con Djokovic”. Nel momento in cui scrive, Rune è già in Spagna per disputare il primo evento Futures della propria stagione sui campi della Rafa Nadal Academy: “Sto giocando a Manacor il primo torneo del mio anno e se voglio aumentare gli sforzi fatti, quale posto migliore dell’accademia di Rafa? – la domanda retorica del danese – Inizierò con due eventi ITF, qui e a Bressuire, ma poi voglio alzare il tiro e passare ai Challenger, d’altronde è il passaggio naturale dopo aver vinto tre Futures la scorsa stagione”. Nella categoria Challenger al momento non è andato mai oltre il secondo turno di Blois e Amersfoort.

Inseguire i propri sogni è più facile se ami e sei in grado di goderti il processo attraverso il quale passa tutto. Questo è il motivo per cui non ho problemi a dire che voglio vincere un Challenger quest’anno”. Rune si pone e risponde alla domanda di rito sugli obiettivi stagionali. “A volte dimentichiamo di porci domande importanti e non si può diventare bravi in niente se non ci si mette impegno. Questa è una cosa a cui chiunque dovrebbe pensare prima di iniziare a sognare”.