Le parole del talento danese in un’intervista rilasciata a ‘Essentially Sports’
È uno dei giovani più promettenti del circuito. Holger Rune, classe 2003, ha compiuto progressi straordinari nel corso di questa stagione grazie ai quali si è portato a ridosso della top 100. Dopo gli ottimi risultati collezionati sia a livello Challenger che nei primi tornei ATP, il danese ha già le idee chiare per quello che sarà l’immediato futuro.
“Nella mia testa ho tanti obiettivi sia a breve termine che generali – confessa Rune a ‘Essentially Sports’ -. Per quest’anno l’obiettivo era entrare in top 100, ora sono al numero 103, ma ritengo sia stata una stagione tutto sommato buona. All’inizio ho provato a giocare tutti i tornei ATP che potevo dando prova che fossi già in grado di poterli disputare. Per l’anno prossimo spero di poter vincere qualche torneo ATP 250 prima dell’estate e dopo, magari, di conquistare qualche ATP 500. Questi sono i miei obiettivi per il 2022″.
Tra le varie esperienze di questa stagione, il danese ha potuto misurarsi agli Us Open con il numero uno al mondo Novak Djokovic. “Ero molto nervoso a inizio gara, evidentemente non vedevo l’ora di scoprire quello che sarebbe successo – svela Holger -. Ho avuto molto tempo per pensare a quella partita superate le qualificazioni. Dopo aver perso il primo set, ho giocato più aggressivo e sciolto sfruttando le mie opportunità. È straordinario poter affrontare questi ragazzi, non solo durante le partite ma anche negli allenamenti – continua Rune -. In questi casi, riferendomi ai Big Three, vedi che non sono degli dei perché commettono anche loro degli errori. A volte prendono decisioni strane e si mostrano nervosi nonostante tutto quello che hanno vinto. Sono umani anche loro ed è molto interessante giocarci contro e trarre ispirazione. Roger, Rafa e Novak ci sono sempre. Mancano i duelli tra loro, anche se è anche un bene che ci sia nuova linfa e nuova energia nel circuito”.
Il futuro potrebbe riservare più di qualche rivalità tra i giovani di oggi. “Alcaraz? Ha avuto un’evoluzione molto rapida dal circuito juniores a quello pro – ammette Rune -. Abbiamo giocato molte volte contro quando eravamo più piccoli e nei tornei juniores credo di essere stato un po’ meglio di lui, anche se ora mi ha superato. C’è anche Lorenzo Musetti con cui mi alleno molto. C’è una bella e sana rivalità tra tutti noi che ci spinge a far del nostro meglio”.