Provato in anteprima un prototipo di Head pronto a uscire nel prossimo futuro (gennaio 2021). Una racchetta agonistica equilibrata: profilo sottile ma peso accessibile, caratterizzata da comfort e da un impatto ‘pastoso’

Quelli di Head ci hanno preso gusto. Come quando a cena viene servito un antipasto di livello assoluto, l’azienda austriaca ha deciso di far uscire dei prototipi dei nuovi attrezzi della collezione con Graphene 360. Era già successo per la nuova Extreme (tutta in nero, di cui avevamo testato il modello Tour), ora è il turno di un altro attrezzo.

Argento e salmone i colori, abbinamento impreziosito anche dal nuovo colore della corda Lynx Tour. Se la vista non ci inganna, tutto lascia presagire che si tratti di… Radical.

Senza conoscere e nemmeno indagare sulle specifiche, la racchetta è una di quelle moderne con ovale tra i 98 e i 100 pollici quadrati e un peso assolutamente accessibile, probabilmente intorno ai 310-320 grammi con corde montate. Ecco, invece il profilo è di quelli sottili (20-23 millimetri) e costanti, come si confà alle racchette che prediligono il controllo alla potenza. E il pattern, nella oramai solita configurazione 16×19 ha comunque le maglie abbastanza strette.

In campo è parsa una racchetta equilibrata, che si muove con agio e anche buona velocità. Non eccede in potenza, quasi mai. E invece si distingue per la precisione da un lato e la sensazione di compattezza dall’altra, di grande stabilità all’impatto.

Il monofilo Head Lynx Tour color arancio salmone in calibro 1,25 millimetri è stato montato a 22-21 kg; e probabilmente ha aiutato la scelta di una tensione bassa per esprimere comunque cattiveria e incisività nelle rotazioni dal fondo. Il back di rovescio esce che è una meraviglia, basso e fastidioso per gli avversari.

Disinvoltura e facilità anche al servizio, ottimo per la precisione lo slice esterno, ma carico e pesante pure il kick.

L’ha mossa velocemente e violentemente un pro dal gioco moderno che spinge da dietro, ma è piaciuta per il feeling e la sensibilità anche a un Quarta Categoria vecchio stile, giocatore classico d’altri tempi (prese continental e frequenti discese a rete). Una racchetta per tutti.

Abbiamo approfittato della disponibilità di Simone Roncalli, attuale 710 Atp (best ranking 563 nel dicembre 2018) che usa una Head Radical Mp customizzata direttamente dall’azienda austriaca per fargli testare il prototipo. Proprio per la conoscenza diretta del telaio, Simo ci ha detto la sua: “Premetto che io uso la stessa corda (Lynx Tour, ma in calibro più spesso da 1,30 e a tensione maggiore, 24 kg). Mi sembra una racchetta più morbida, forse per il materiale nuovo? La palla esce benissimo dalle corde soprattutto quando si colpisce piatto. Spinge molto come racchetta; ma mi piace moltissimo il controllo del backspin! Per farla girare in top e renderla pesante bisogna esser messi bene con le gambe. La sensazione tipica della Radical è la stessa: impatto deciso, stabile, sicuro”.

In effetti il tipo di sensazioni di gioco è stato quello: una racchetta equilibrata tra potenza e controllo, con cui colpire piatto o coprendo con top senza esasperare. Feeling pastoso e preciso sul backspin. Si spinge ma con controllo e sensibilità; da Agassi a Murray, oggi il testimonial è Schwarztmann, il piccolo furetto argentino che “mena” da dietro ma che la palla la tocca bene, anzi benissimo.

Non resta che aspettarne l’uscita e la grafica definitiva!