Le parole di Goran Ivanisevic, allenatore di Novak Djokovic, a TennisMajors, fanno luce sulle controversie e sulle polemiche legate all’infortunio del serbo in Australia. Inoltre, il coach si è espresso in merito al futuro del proprio assistito, sia per quanto riguarda il Roland Garros che il proseguio della carriera del numero uno al mondo.

Nole ha molta voglia di giocare negli Stati Uniti quest’anno. – Così Goran Ivanisevic, allenatore di Novak Djokovic, ai microfoni di TennisMajors. – La cosa positiva è che sembra che la legge che non gli consente di entrare scada a marzo. Se così fosse, Novak potrebbe giocare la parte più importante dell’anno negli Stati Uniti: lo US Open e i tornei ad esso precedenti”. Il numero uno al mondo è tornato in campo a Dubai, dopo la vittoria dell’Australian Open, e in Medioriente si è fermato in finale contro Daniil Medvedev, partita che il suo allenatore ha commentato così: “Non è stato mentalmente presente come avrebbe dovuto. Credo sia stato influenzato dalla situazione legata all’esenzione per giocare negli Stati Uniti. Ha regalato molti punti in quella partita. Non va dimenticato che Medvedev in queste situazioni è il secondo miglior giocatore al mondo, dietro a Novak. Per fortuna è successo a Dubai e non in un grande torneo”.

Ivanisevic è tornato poi sull’incredibile cavalcata di Melbourne, da dove Djokovic è tornato con il ventiduesimo titolo Slam in carriera: “Novak era un po’ preoccupato riguardo al modo in cui avrebbe potuto essere accolto, ma è stato tutto perfetto. Penso che abbia ricevuto il sostegno maggiore della sua carriera a Melbourne, quest’anno. Senza contare gli infortuni, è andato tutto liscio. Nel 2021, quando ha vinto l’Australian Open con una lesione addominale, pensavo di averle viste tutte, ma questa volta ha superato sé stesso, non solo è andato oltre le mie aspettative, ma anche quelle dei medici. Ha dimostrato ancora una volta quanto è grande, vincendo uno Slam senza un allenamento adeguato”. Interessanti le dichiarazioni sulla condizione fisica con cui il serbo ha affrontato il torneo, riuscendo a vincere nonostante un infortunio alla gamba intorno al quale si è parlato molto durante e dopo il torneo: “Abbiamo tutta la documentazione: risonanze magnetiche, diagnosi di medici e radiologi…Non vuole farlo in questo momento, ma Novak ha detto che prima o poi renderà tutto pubblico. Ci sono persone che sopportano meglio il dolore, altre peggio. Quando la gamba stava meglio, in finale, paradossalmente ha giocato la partita meno aggressiva delle sette. Non possiamo impedire che la gente parli e dica quello che vuole. Mi fa ridere quando sento qualcuno dire che ha finto di stare male. Chiaramente il miglior giocatore del mondo ha bisogno di fingere un infortunio per vincere contro un tennista che può conquistare solo qualche game. La cosa importante è che abbia sollevato il trofeo”.

Cancellata la parentesi americana del tour, si prospetta per Djokovic un ritorno sulla terra rossa, superficie che la scorsa stagione l’ha visto cadere ai quarti di finale del Roland Garros contro Rafa Nadal: “L’anno scorso non era pronto mentalmente per giocare contro Nadal, che ha meritato di vincere. La cosa fondamentale quest’anno è arrivare al torneo in forma. Il nostro obiettivo principale è il Ronald Garros. Nadal è favorito sulla terra, ma se Novak è pronto mentalmente può battere chiunque”. L’ultima analisi di Ivanisevic, invece, riguarda la possibilità di vedere ancora Djokovic in campo in futuro:Sono sicuro del fatto che possa continuare a giocare per anni: due, tre, quattro. Non posso dire un numero esatto. Il suo corpo è in perfetta forma perché lo cura meticolosamente. Ha vinto sette partite a Melbourne con una gamba sola, il suo tennis continua a migliorare. Il tempo che ha di fronte dipende dalla sua motivazione e dagli obiettivi”.