Il coach del numero uno ATP, intervistato da “Sportklub”, commenta la squalifica agli US Open per la pallata al giudice di linea

Novak Djokovic è stato a suo modo uno dei protagonisti degli ultimi US Open, che termineranno con la finale tra Alexander Zverev e Dominic Thiem. Il serbo, numero uno del ranking ATP, è stato squalificato durante gli ottavi di finale con Pablo Carreno Busta dopo aver colpito con una pallina la giudice di linea. Sulla questione è intervenuto anche Goran Ivanisevic, coach di Nole, che in un’intervista a “Sportklub” ha detto la sua sulla vicenda.

Non sto parlando solo della situazione di Novak ora, ma sono contro la squalifica in generale – ha commentato -. Se c’era qualche tipo di intenzione o se volevi davvero fare del male a qualcuno, allora sì, va bene. Ma quello è stato completamente un incidente. Ho visto alcuni scrivere che la palla andava a 80 miglia all’ora. Quella gente è pazza, è una pazzia. Le regole sono quelle che sono. So che molte persone non sono d’accordo con me e dicono che non sono obiettivo, ma credo che avrebbero dovuto punirlo con un penalty game con la perdita del set o qualcosa del genere. Ricominciare dal secondo set e questo era tutto. So che ci sono delle regole, ma considerando che Novak non aveva alcuna intenzione di colpire il giudice di Linea la cosa è stata per me eccessiva”.

“Quando siamo tornati a casa, per così dire, è stato orribile – ha continuato Ivanisevic -. Non è stato facile per lui, è stato un grande shock che nessuno si aspettava. Novak è nato campione e questo lo renderà ancora più forte. E’ tragico che così tante persone si aspettino che Djokovic faccia qualcosa di sbagliato ed è molto triste che siano felici di vedere un giocatore in difficoltà“.