Le parole del coach di Novak Djokovic alla vigilia del rientro in campo del tennista serbo tra sensazioni post Wimbledon e preparazione in vista degli US Open

Sale l’attesa per il National Bank Open, il Masters 1000 che andrà in scena sui campi in cemento di Toronto dal 7 al 13 agosto. L’evento non solo aprirà la stagione dei grandi appuntamenti in programma sul cemento nordamericano, ma sarà anche l’occasione di vedere di nuovo in campo i principali protagonisti del panorama mondiale. Tra questi anche Novak Djokovic, in cerca di riscatto dopo la finale persa a Wimbledon per mano di Carlos Alcaraz. Proprio della finale dei Championships è tornato a parlare il coach del serbo Goran Ivanisevic, nell’intervista rilasciata al portale croato Sportske Novosti: “Djokovic si è riposato un po’, ora iniziano i preparativi per il tour americano. Sono ancora un po’ scosso dalla finale di Wimbledon, ma Novak ha detto tutto quello che doveva dire nel discorso post partita. Ha vinto alcune finali che avrebbe potuto perdere e perso altre che avrebbe potuto vincere. Alcaraz è stato più coraggioso e nel complesso è stato il migliore in campo“.

Sulla rivalità Djokovic-Alcaraz e la grande ammirazione per Sinner: “Carlos è una persona è fenomenale: sorride sempre, anche quando perde. Come giocatore, poi, che cosa volete che dica: è pazzesco, porta un’energia in campo fuori dal comune. Credo sia l’unico in grado di poter minacciare il record di Slam di Nole. Il ricambio generazionale va avanti da sei o sette anni. Alcaraz è una storia a sé, ma ci sono giocatori come Medvedev, Rublev, Khachanov, Shapovalov, Auger-Aliassime, Sinner e Rune, non tutti sono appena arrivati. Credo che in questo momento, insieme a Djokovic, Sinner sia l’unica vera minaccia per Alcaraz allo US Open: il suo gioco dà fastidio allo spagnolo, ha dimostrato di poterlo mettere in grande difficoltà su ogni superficie. Jannik e Carlos sono già stati protagonisti di partite molto interessanti, la loro sarà una rivalità interessante. Anche Medvedev, se becca la giornata giusta, è un giocatore fenomenale. Non c’è nessuno, al di là di loro due, che può rimanere sempre in partita con Alcaraz in un match molto lungo. Chi non riesce a stare per tanto tempo al ritmo di Alcaraz può subito mettere in valigia le racchette e tornare a casa“.