Il presidente della Federtennis francese non esclude alcuna opzione. Sulle date: “20 o 27 settembre, non cambia molto”.
Il Roland Garros si aggrappa alle dichiarazioni di Bernard Giudicelli. Il presidente della Federtennis francese, dopo il posticipo a settembre dello Slam parigino, parla con cautela e speranza verso gli ultimi mesi della stagione. In un’intervista al “Journal du dimanche”, il numero uno della federazione transalpina ha risposto sull’ipotesi di uno svolgimento a porte chiuse: “Non escludiamo alcuna opzione. Sarebbe una maniera per favorire la sua visibilità. Organizzarlo a porte chiuse consentirebbe l’esecuzione di parte del modello economico, dei diritti televisivi e del partenariato. Questo non deve essere trascurato”. Sulle date non è da escludere un piccolo, eventuale, slittamento: “20 o 27 settembre, non cambia molto”, ha rivelato Giudicelli.
Non solo Roland Garros nel futuro del tennis in Francia. Migliaia sono i circoli, i tesserati e gli addetti ai lavori in difficoltà durante l’emergenza sanitaria. Proprio per questo dovrebbe essere stanziato un fondo ingente che sarà distribuito nei prossimi mesi: “I club dovrebbero ricevere il 60% di questo fondo, ovvero 21 milioni – ha ammesso Giudicelli -. Il 17% andrà ai tornei internazionali e agli arbitri professionisti, circa il 10% agli insegnanti con status indipendente. Infine, il restante 10% sarà assegnato ai giocatori che sono tra i migliori 100 francesi, ma che non rientrano nel piano di supporto ATP e WTA”.