Anche Sonego ha ricevuto un premio per l’impresa dell’anno, la vittoria contro Djokovic
Jannik Sinner chiude al meglio il 2020. Dopo Sofia arriva un altro trofeo, quello consegnatogli da Gazzetta per i consueti Sport Awards. L’altoatesino si aggiudica il premio per l’Exploit dell’anno anche grazie al primo titolo in carriera conquistato in Bulgaria a 19 anni e 3 mesi. Sugli obiettivi a lungo termine non si nasconde e ammette: “E’ verissimo, voglio diventare numero 1 del mondo. Questo è il periodo più duro per noi tennisti. L’obiettivo è iniziare subito bene in Australia, ma la stagione è molto lunga, ci saranno tanti alti e bassi. Mi piacerebbe giocare contro Federer, contro gente più forte di me, è il modo per crescere. Come è stato un buon test giocare contro Nadal al Roland Garros”. Poi racconta un aneddoto sul primo regalo chiesto ai genitori, una macchina per incordare le racchette: “La racchetta per noi tennisti è la cosa più importante, l’avevo chiesta ai miei genitori perché perdevo troppo tempo per farlo in giro. Qui a Monaco me le incordo io, nei tornei no, non c’è tempo”, conclude.
Lorenzo Sonego a sua volta è stato premiato per aver sconfitto il numero uno al mondo Novak Djokovic a Vienna: “Ero così emozionato che mi hanno fatto domande in inglese e non riuscivo nemmeno a rispondere. Quando ho saputo delle Atp Finals nella mia città, a Torino, mi sono detto che ci sarei stato. E’ un sogno, ma chissà…”.