Il ragazzo del ’99 ha eliminato Auger-Aliassime giocando un tennis fatto di rischi più o meno calcolati. Un talento da seguire
Un principio essenziale della tattica, recita che «il giocatore in grado di raggiungere una palla, ha sempre opportunità da cogliere: minori in situazioni di difficoltà, maggiori in quelle di vantaggio. L’esito finale dipende dalla scelta più logica adottata».
Può anche accadere, tuttavia, che le belle teorie se le porti il vento, e che in luogo di un bel lob consigliato dal buon senso in condizione di difesa estrema, prenda forma, invece, un passante sconsiderato che lasci tutti di stucco. Follia, coraggio, incoscienza, bravura: chiamatela come vi pare, ma quando Alexis Popyrin ieri ha infilato Auger-Aliassime con tre rovesci lungolinea in corsa, il pubblico ha gridato al miracolo e si è spellato le mani nell’attimo stesso che lungo la mia schiena scendevano brividi di sincera meraviglia. Tre risposte motorie estratte, contro ogni previsione, dalla magica cavità di un elegante cilindro in raso nero. Soluzioni che rimandano alla moderna concezione del gioco, quella ispirata a una filosofia esistenziale secondo la quale il rischio equivale a una passeggiata di salute. Esattamente come i tre passanti inattesi, messi a segno da questo australiano di origini russe, ai danni di un coetaneo come Felix, dotato anche lui di mezzi all’avanguardia, seppure meno inclini all’improvvisazione.
Nato a Sidney nel ’99, Popyrin ha pensato di crescere fino a due metri dal suolo dotandosi anche di elasticità muscolare per un totale di 77 chilogrammi. Conservando i tratti dell’adolescente in età evolutiva, l’aussie potrebbe essere un atleta ancora in fase formativa, suscettibile quindi di ulteriori progressi. Un tipo che in partita fa netta distinzione tra pause e fasi di gioco mostrando, per questo, lucidità e buon controllo emotivo.
Qui al Foro è stato un gatto nero per gli italiani in qualificazione battendo in successione Bonadio e Pellegrino, ma promette di essere uno spauracchio anche nei meandri del main draw dove, per adesso, ha dominato il connazionale O’Connell e ha mostrato grandi doti caratteriali contro il numero 10 del mondo.
Ora lungo il cammino si profila la figura di Safiullin, anche lui sortito dalle qualifiche, che ieri ha dato la paga a un ritrovato Korda. Dovesse andare bene, Popyrin sarebbe chiamato a misurarsi col vincente tra Rune e il nostro Fognini in un ottavo di finale di grande spessore.
Null’altro che previsioni, naturalmente, ma comunque vada, consiglio a tutti di tenere d’occhio il giovane in questione, ennesimo frutto prezioso di quella terra fertile che é il downunder in tema di tennis.