Felix Auger-Aliassime, dopo la vittoria contro Frances Tiafoe nei quarti di finale del Masters 1000 di Parigi-Bercy, ha commentato in conferenza stampa il suo attuale stato di forma
Chi può fermare Felix Auger-Aliassime in questo finale di 2022? Fin qui non ci è riuscito nessuno: il 6-1 6-4 rifilato a Frances Tiafoe nei quarti di finale del Masters 1000 di Parigi-Bercy è, dopo i titoli consecutivi vinti a Firenze, Anversa e Basilea, il suo sedicesimo successo di fila. Numeri da record per il 22enne di Montreal, che adesso è a una sola vittoria dall’ottenere l’ingresso in top five per la prima volta in carriera. Non solo: dovesse allungare a 20 la striscia di trionfi diventerebbe il quarto tennista uomo a riuscire in questa impresa negli anni 2020, dopo Novak Djokovic (29 a cavallo tra 2019 e 2020, 22 nel 2021), Daniil Medvedev (20 tra 2020 e 2021) e Rafael Nadal (20 all’inizio di questa stagione). Per il canadese si tratta, inoltre, a seguito di cinque sconfitte consecutive a questo stadio di tornei Masters 1000, della seconda semifinale della carriera in tornei di questo calibro, dopo quella persa contro John Isner a Miami nel 2019.
“La mia fiducia si basa sui fatti concreti – ha affermato sorridente Auger-Aliassime in conferenza stampa –. Prima di tutto, devo avere disciplina e devo preparare al meglio ogni sfida, cercando di non sottovalutare mai nessun ostacolo. La fiducia è importante, ma lo è altrettanto l’umiltà, perché la sconfitta è sempre dietro l’angolo. Questo tipo di pensiero mi permette di essere pronto a qualsiasi genere di scenario, sapere che ogni partita può andare anche nella direzione opposta rispetto a quella che io desidero. Continuerò a pensare sempre in questa maniera. Gli ultimi giorni, le ultime partite sono state molto difficili. Ieri, quando mi sono svegliato, mi sentivo molto stanco, non ero nella mia versione migliore fisicamente e mentalmente, poi però entri in campo e devi comunque fare tutto il possibile per portare a casa la posta in palio. Quel momento mi è passato per fortuna: adesso mi sento bene e sono pronto a giocarmi le mie carte in questo segmento finale di torneo”.
Quale il segreto del numero 8 al mondo? Com’è riuscito a costruire le premesse che lo hanno portato a questa clamorosa serie di risultati positivi? “Dopo gli US Open, mi sono potuto allenare molto. Sono andato a giocare in Davis Cup, ho fatto un bel blocco di preparazione fisica e ho rivisto bene alcune situazioni da migliorare all’interno del rettangolo di gioco. Ha pagato questo lavoro, ha dato frutti anche prima di quanto mi aspettassi. Ho fiducia nel mio lavoro, nella mia disciplina, ma uno noi è mai sicuro al cento per cento che i risultati arriveranno subito, quindi direi che è un po’ magico quello che sta accadendo in quest’ultimo mese, sto apprezzando molto questo momento. Sono davvero soddisfatto di come sta evolvendo la mia carriera fino a questo momento, essermi qualificato per le ATP Finals a 22 è un ottimo risultato, dunque ora posso solo cercare di migliorare ancora per non fermarmi a questo punto”.