Lo svizzero, condizionato dai problemi alla schiena, saluta Melbourne in semifinale ma si dice soddisfatto. E Djokovic si complimenta con lui: “Merita rispetto”
L’avventura di Roger Federer agli Australian Open si è fermata in semifinale contro il solito Novak Djokovic. Durante la maratona vincente contro Sandgren, lo svizzero aveva palesato alcuni problemi alla schiena tanto da mettere in dubbio la sua presenza nella sfida contro il campione in carica. Eppure, Roger sembrava poter mettere in cassaforte il primo set dopo essersi issato sul 4-1 0-40, prima di cedere al tie-break e spegnersi in tre set: “Ho fatto degli esami la sera stessa del match con Sandgren, poi non ho forzato e non mi sono allenato. Mi sono riposato finché ho potuto ma non avevo dolore nella routine giornaliera e questo è già un buon segno – ha dichiarato in conferenza stampa lo svizzero – Sono entrato in campo con il tre per cento di possibilità ed è orribile. Ma nel complesso sono soddisfatto, so che posso giocare meglio ma anche peggio. Senza alcun torneo di preparazione, questo è un ottimo risultato“. A far tirare un sospiro di sollievo ai suoi fan è l’intenzione di tornare a Melbourne nel 2021: “Non puoi mai sapere cosa aspettarti dal futuro, soprattutto alla mia età. Sono felice di come mi sento, mi sto allenando bene. Non ho intenzione di ritirarmi, vedremo come andrà anche con la famiglia. Spero di tornare”.
Nel frattempo Roger incassa anche l’ammirazione di Djokovic: “Non è mai facile giocare contro di lui anche se era chiaramente infortunato – ha sottolineato il serbo, ponendo l’accento sul fatto che non si sia mai ritirato a partita in corso in vent’anni di carriera – Dopo il primo set ha richiesto un trattamento, ma è tornato in campo e ha dato il massimo. Merita grande rispetto, mi dispiace che non fosse al massimo della forma”.