Fantastico Novak Djokovic, che conquista il trofeo dell’ATP 250 di Adelaide 1 e vince il suo titolo numero 92, raggiungendo Rafael Nadal anche in questa statistica. 6-7 7-6 6-4 contro un encomiabile Sebastian Korda al termine di un match bellissimo e ricco di pathos, durato 3 ore e 10 minuti

Fantastico Novak Djokovic, che conquista il trofeo dell’ATP 250 di Adelaide 1 e vince il suo titolo numero 92, raggiungendo Rafael Nadal anche in questa statistica. 6-7 7-6 6-4 contro un encomiabile Sebastian Korda al termine di un match bellissimo e ricco di pathos, durato 3 ore e 10 minuti e nel quale lo statunitense ha anche avuto un match point a sua disposizione. Ma il serbo è un gigante di resilienza e di mentalità, capace di vincere anche le quando la situazione si complica, anche quando è l’avversario a sfoderare la prestazione migliore: insomma, se mai ci fosse bisogno di una conferma, è chiaramente lui, già 9 volte vincitore, il favorito numero uno per gli Australian Open, colui che, entro questi confini, non perde un match dal 2018 (sono 34 i successi consecutivi).

L’ex numero 1 del mondo è partito molto bene al servizio e, sin dai primi turni di risposta, è riuscito a mettere pressione sulle spalle del suo più giovane rivale, che tuttavia è stato bravissimo a salvarsi e a conquistare il break per primo. Portatosi al servizio sul 5-4 40-0, qualcosa si è inceppato e Djokovic ha sfoderato tutte le sue abilità per depennare quei tre set point consecutivi e per ottenere il controbreak, allungando il parziale. Nel dodicesimo game è stato il 35enne di Belgrado a non sfruttare un set point, poi un tiebreak mozzafiato: battaglia punto a punto, set point da un lato e dall’altro, e alla fine è stato Korda a prevalere per 10 punti a 8, vincendo la frazione dopo ben 75 minuti.

Il campione delle Nitto ATP Finals non ci sta affatto e ha reagito ad inizio secondo parziale, procurandosi due palle break nel terzo gioco, anche queste salvate da un Korda più che concentrato. Nessuna chance da ambo i lati per parecchi minuti, finché non è stato lo statunitense a tentare l’allungo decisivo. Sulla situazione di 7-6 6-5 in suo favore, l’americano ha avuto un championship point a sua disposizione e, tutt’a un tratto, il campione ha cambiato marcia in maniera clamorosa: non solo ha cancellato il match point, ma ha anche dominato in lungo e in largo il tiebreak, chiudendolo 7-3 e rinviando il verdetto al terzo set.

Qui, tanti complimenti vanno fatti a Korda per non aver ceduto, nemmeno quando, sotto 1-2, ha dovuto affrontare un pesante 15-40 sul proprio servizio. Il numero 33 del mondo è rimasto lì e ha continuato a lottare fino all’ultima goccia di sudore. Era partito bene anche nel decimo game, quando si è trovato 40-15 e con due occasioni di allungare la battaglia sul 5-5, ma stavolta nulla è stato possibile contro un Djokovic cannibale: 6-7 7-6 6-4 dopo 3 ore e 10 minuti, Novak Djokovic ha alzato le braccia al cielo per la conquista del suo titolo numero 92, il primo di una stagione già cominciata nel migliore dei modi.