Fabio Fognini, da anni trascinatore della squadra italiana di Coppa Davis, non ha nascosto la sua delusione dopo la sconfitta in semifinale contro il Canada
Fabio Fognini, a oltre 35 anni, si è dimostrato ancora una volta elemento fondamentale della squadra italiana di Coppa Davis: dopo il trionfo nei quarti di finale con Simone Bolelli – decisivo per permettere agli azzurri di battere gli Stati Uniti 2-1 – l’ex numero 9 del mondo ha perso in semifinale con Matteo Berrettini, cedendo per 7-6 7-5 alla coppia canedese Felix Auger-Aliassime / Vasek Pospisil. Questo k.o., avvenuto sull’1-1, si è rivelato fatale per l’Italia, con il Canada che ha eliminato i ragazzi di capitan Volandri e si è qualificato per la finale.
Al termine dell’incontro, il campione 2019 del Masters 1000 di Monte-Carlo non ha potuto nascondere la sua delusione per una sconfitta che lascia dell’amaro in bocca. “Sono molto triste in questo momento – ha affermato Fognini –: abbiamo avuto le nostre possibilità, ma alla fine il risultato è stato un 7-6 7-5 per loro. I doppi, ancora più dei singolari, si decidono su pochissimi punti e in quei frangenti dovevamo essere più bravi. Ho quasi 36 anni, non so quante altre volte giocherò la Coppa Davis, competizione che amo e per la quale ho sempre dato tutto me stesso. Se quel giorno ho 10 do 10, se ho 100 do 100, non mi risparmio mai quando si tratta di difendere i colori della nazionale. Oggi torno a casa molto deluso”.