Fabio Fognini ha criticato fortemente il comportamento dell’ATP nel corso del suo match contro Pablo Carreno Busta, valido per gli ottavi di finale della Tennis Napoli Cup
Fabio Fognini non ci sta e critica fortemente l’ATP per la maniera in cui sta gestendo la situazione dei campi alla Tennis Napoli Cup, che in serata diventano inagibili e scivolosi a causa dell’umidità. Restio a scendere in campo per il suo incontro di ottavi di finale contro Pablo Carreno Busta, iniziato intorno alle ore 20:30, il 35enne di Arma di Taggia aveva chiesto l’intervento del supervisor prima che iniziasse la sfida, in modo tale da poter posticipare il match alla mattinata successiva ed evitare di scendere in campo solo per una manciata di minuti. Cosa che è, però, avvenuta ugualmente: Fognini ha visto respinta la sua richiesta, la partita è iniziata ed è stata sospesa dallo stesso supervisor dopo soli tre giochi, tra l’altro tutti incamerati dalla testa di serie numero 1 della manifestazione partenopea.
“Questa sera sono sceso in campo per il secondo match della giornata – ha raccontato l’ex numero 9 del mondo su Instagram – e, alla fine del riscaldamento, ho chiesto l’intervento del supervisor, perché volevo che verificasse le condizioni del campo. Era molto scivoloso e ciononostante mi è stata negata questa possibilità. Il supervisor si è presentato dopo due game per poi interrompere la partita dopo il terzo game. Perché questo ritardo? Questa è una grave mancanza dell’ATP in una settimana già molto complessa. Ci rivediamo domani. Vi aspetto tutti in campo!”.