Si apre un nuovo capitolo della vicenda legata al doping di Dayana Yastremska: potrebbe esserci stata una trasmissione per via sessuale

Dayana Yastremska sta facendo parlare molto di sé ultimamente e, purtroppo, la motivazione di ciò non è riconducibile ad imprese tennistiche di alcun genere. La tennista ucraina, infatti, durante lo scorso mese di dicembre è risultata positiva al test antidoping: la positività è stata causata dal mesterolone e la numero 32 del ranking WTA è stata di conseguenza sospesa dal circuito professionistico. La ventenne ucraina, allora, ha chiesto e ottenuto di essere ascoltata presso il TAS di Losanna, che però ha respinto il suo ricorso confermando la squalifica.

Durante il mese di aprile, la giocatrice ha effettuato invano un secondo tentativo di ricorso, tuttavia non è stata ancora pronunciata una sentenza definitiva riguardo la sua vicenda, il che lascia Yastremska in un limbo, dal momento che le resta valida la sospensione dal circuito finché non verrà pronunciato il giudizio finale.

Ebbene, proprio nella giornata di oggi, è arrivata una novità sul caso e a parlare stavolta è stato l’ex fidanzato della tennista ucraina. Egli, ha, infatti, affermato che il padre di Yastremska ha cercato di convincerlo ad assumersi la colpa per quanto riguarda la positività del test. Secondo il padre, la sostanza è entrata in circolo nel corpo della figlia a causa di una trasmissione per via sessuale, indipendentemente dalla volontà della ragazza. La rivista tedesca “Spiegel sport” ha affermato che, stando a quanto riportano le fonti da loro consultate, sarebbe stato proprio questo l’oggetto della difesa pronunciata da Yastremska durante il ricorso.

A questo punto, non ci resta che aspettare di vedere se gli accertamenti delle indagini accoglieranno questa ipotesi: sarà fondamentale chiarire questo aspetto della vicenda per comprendere se la sospensione dal circuito verrà confermata e per quanto tempo il giovane prospetto ucraino dovrà rimanere lontano dai campi da gioco.