Il tennista emiliano si racconta in esclusiva per ‘Il Tennis Italiano’: al termine di una stagione positiva, che lo ha portato a ridosso della top 100 ATP di doppio, Marco è finalmente pronto per il definitivo salto di qualità

Tre titoli conquistati, l’esordio a livello ATP e la top 100 di doppio sfiorata: Marco Bortolotti ha vissuto da assoluto protagonista la stagione tennistica 2022.

Nato a Guastalla, in provincia di Reggio Emilia, il classe 1991 azzurro si è già aggiudicato in carriera 41 titoli ITF in doppio; mentre in singolare ha vinto due titoli ITF. Attualmente occupa la posizione numero 113 nel ranking ATP di doppio.

La sua stagione 2022 si era aperta nel migliore dei modi, con un titolo conquistato a gennaio sul cemento indoor di Forlì al fianco dell’indiano Arjun Kadhe; un mese dopo, giocando in coppia con l’ucraino Vitaliy Sachko, Marco si era ripetuto trionfando ancora a Forlì. L’azzurro ha completato l’opera, vincendo ad agosto il Challenger di San Marino con lo spagnolo Sergio Martos Gornes: “Sicuramente l’obiettivo che mi ero prefissato ad inizio anno è stato raggiunto. Purtroppo, non sono riuscito a chiudere l’anno al meglio per entrare in top 100” – spiega Marco, che a settembre nel torneo di Tel Aviv, ha avuto modo di esordire anche nel circuito maggiore. In coppia con Martos Gornes, è arrivata la sconfitta al primo turno contro Skugor/Molchanov, ma c’è tanta soddisfazione per l’obiettivo raggiunto: “È stata una bella gratificazione poter esordire a livello ATP e spero di giocare molti più tornei di questo livello il prossimo anno“.

Al fianco di Matteo Berrettini, Lorenzo Musetti, Andrea Vavassori, Martina Trevisan, Lucia Bronzetti, Camila Rosatello e Nuria Brancaccio, Bortolotti sarà uno dei protagonisti della prossima United Cup, il nuovo torneo a squadre miste introdotto da Tennis Australia in collaborazione con ATP e WTA. Un palcoscenico importante, guadagnato grazie al duro lavoro e al sacrificio: “Giocare la United Cup è una grandissima soddisfazione per me, credo sia un premio alla carriera. Un regalo che è arrivato anche un po’ inaspettatamente, ma riguardando anche a tutto il lavoro che ho fatto negli anni penso sia meritato. Mi godrò l’esperienza; arrivo consapevole che non sia stata una congiunzione astrale a portarmi lì e sono veramente contento di esserci, non vedo l’ora di vestire la maglia azzurra“.

Un commento sulla squadra: “Berrettini lo conosco bene, abbiamo giocato a livello Future una battaglia incredibile a Reggio Emilia, è un bravissimo ragazzo e mi fa piacere essere in squadra con lui. Speriamo arrivi intatto, perché ci deve portare avanti. Musetti l’ho visto crescere negli ultimi anni, ci siamo incrociati l’ultima volta a Forlì dove lui ha vinto il torneo. Poi c’è Andrea Vavassori, che è un altro grandissimo giocatore. Al momento guardiamo al girone, sono cinque partite e può succedere di tutto. Il femminile è una parte importantissima. L’obiettivo mio, di Andrea e di Camilla Rosatello è di preparare il doppio misto, dare certezza ed essere pronti qualora fossimo chiamati in causa“.

La convocazione in Coppa Davis è un sogno, ma Bortolotti non si pone limiti: “Fognini e Bolelli sono ancora molto in alto, non so ancora per quanto giocheranno. Comunque ci sono ancora Sonego e Vavassori, che sono una delle coppie più forti del circuito. Hanno battuto tante grandi giocatori, io farò del mio meglio per migliorare. Sarebbe un sogno essere convocato in Coppa Davis e lavoro duro per raggiungere i sogni“.

Uno sguardo alla prossima stagione, con l’obiettivo costante di migliorarsi: “La programmazione dipende tanto dalla classifica, dalle motivazioni e dagli obiettivi personali che mi porrò andando avanti con gli anni. Penso al presente, non voglio guardare troppo al futuro. La prossima stagione inizierà con un bellissimo evento; l’obiettivo di inizio anno è quello di entrare in top 100, poi dovremo spingere forte per provare a raggiungere un’adeguata classifica ed entrare nel tabellone del Roland Garros e di Wimbledon. Nei primi cinque mesi della stagione non difendiamo tantissimi punti. Dobbiamo guardare alla prima parte della stagione, poi vedremo dove ci troveremo“.