Elisabetta Cocciaretto, ferma da luglio per un grave infortunio al ginocchio, è pronta per fare il suo ritorno sulla scena del tennis mondiale. L’anconitana si è raccontata in esclusiva per ‘Il Tennis Italiano’, svelando alcuni segreti del suo passato e proiettandosi verso il futuro
“L’infortunio è arrivato nel momento giusto, giocare per l’Italia un’emozione unica”
Elisabetta Cocciaretto è un prospetto interessantissimo nel panorama femminile del tennis italiano. Nata ad Ancona nel 2001, la marchigiana è stata ad un passo dalla top 100 già all’età di 20 anni. Purtroppo, un grave infortunio al ginocchio l’ha costretta ad uno stop di circa 6 mesi e questo periodo di inattività l’ha riportata indietro nel ranking, alla posizione numero 156. L’azzurra, tuttavia, resta una tennista assolutamente promettente e tutta l’Italia non vede l’ora di ammirarne l’ascesa nella stagione 2022. Cocciaretto, allora, si è raccontata in esclusiva per ‘Il Tennis Italiano’, svelando alcuni segreti del suo passato e proiettandosi verso il futuro.
“Da una settimana – ha raccontato Elisabetta – sono tornata ad allenarmi a pieno regime e sto affrontando la preparazione, affinché possa volare in Australia non appena mi sarà possibile. Ad ottobre sono stata operata al ginocchio e devo dire che ho affrontato l’avvenimento con lo spirito giusto: col tempo, mi sono resa conto che avevo in testa il chiodo fisso dell’approdo in top 100 e questo mi aveva un po’ distolto dal mio vero obiettivo, ossia quello di migliorare sempre più tecnicamente, fisicamente e mentalmente. Ero giunta ad un momento di stallo della mia crescita, dunque credo che l’infortunio mi abbia permesso di rendermi conto di tante cose, capire ancora di più come funziona la vita professionistica e riportarmi con i piedi ben saldi a terra”.
L’atleta italiana, nonostante la giovane età, è già stata eletta ad eroina di Billie Jean King Cup, essendo stato protagonista della vittoria azzurra sulla Romania e avendo permesso alla squadra di rientrare nel World Group dopo quattro anni di assenza. “Poter vestire la maglia dell’Italia è un onore e un privilegio. Rappresentare la mia terra è ciò che ho sempre sognato sin da bambina, esserci riuscita è qualcosa di straordinario. La squadra sta crescendo sempre di più e, inoltre, i rapporti tra di noi stanno migliorando e sono sempre più profondi: ci diamo consigli, ci aiutiamo durante l’anno e questo atteggiamento ci ripaga quando siamo in campo per la squadra”. Il team guidato da Tathiana Garbin porta un peso molto importante, dovendo spesso subire il paragone con la magica squadra di Corrado Barazzutti, capace di vincere ben 4 Fed Cup tra il 2006 e il 2013. “Molti mi chiedono – ha ammesso la numero 6 azzurra – se soffro o meno il confronto con le mitiche ragazze che ci hanno rappresentato dieci anni fa. Io rispondo sempre di no: certo, loro hanno compiuto delle imprese straordinarie, magari irripetibili, però anche noi diamo il massimo e cerchiamo di lasciare l’anima sul campo per l’Italia. Sono sicura che ci toglieremo tante soddisfazioni”.
“Caroline Wozniacki il mio idolo, Sara Errani una persona speciale”
Le fantastiche 4 del tennis azzurro di inizio secolo, Francesca Schiavone, Flavia Pennetta, Sara Errani e Roberta Vinci, hanno lasciato un segno molto forte nel cuore di Elisabetta, che ha trovato in una di loro una confidente speciale. “Loro sono state importantissime per tutto il movimento tennistico italiano e hanno segnato il percorso di tante ragazze, me compresa, cresciuta guardando le loro imprese. Tra loro, in particolare, sono affezionata a Sara Errani: l’ho conosciuta personalmente ed è subito diventata un mio punto di riferimento. Possiede un immenso amore per il gioco e il suo impegno è notevole: da lei non si può far altro che imparare. Per trovare il mio idolo, però, bisogna uscire dall’Italia e recarsi in Danimarca: sono cresciuta, infatti, nel segno di Caroline Wozniacki. Ho amato il suo rovescio lungolinea e l’ho sempre provato anche in campo, visto che il rovescio è anche il mio colpo più fluido e naturale”.
L’anconitana, inoltre, ha passato gli ultimi mesi guardando le imprese di altre giovani ragazze che hanno saputo ottenere dei veri e propri exploit nel circuito WTA. I suoi sentimenti sono stati contrastanti: “Da un lato, mi ha rattristato vedere le imprese di Raducanu e Fernandez agli US Open, tanto per citare l’esempio più celebre, dal momento che, chissà, con un po’ di fortuna avrei potuto essere io al posto loro, o almeno avrei potuto giocarmi le mie carte in questi tornei. Dall’altro lato, queste ragazze mi infondono speranze per gli anni futuri: dovrò lavorare, migliorare ancora e sono certo che avrò delle chance”.
Ma che fa Elisabetta Cocciaretto fuori dal campo? La risposta a questa domanda rischia di essere lunghissima, poiché ci troviamo di fronte ad una ragazza piena di interessi e di passioni. “Quando non gioco a tennis – ha spiegato la marchigiana – studio giurisprudenza e amo andare al mare. Quando sono in spiaggia mi rilasso e sono felice, ma ho imparato ad apprezzare anche l’ambiente montano: con il mio coach, andiamo spesso a camminare in montagna e devo ammettere che amo molto svolgere quest’attività, la trovo rigenerante per il corpo e per la mente”.
Insomma, tra infortunio, Billie Jean King Cup, università e passione per la natura, ci troviamo di fronte ad una personalità piuttosto interessante: che il 2022 possa essere l’anno della sua esplosione?