Elisabetta Cocciaretto, reduce da un bel successo al suo debutto nel Parma Ladies Open presented by Iren, ha raccontato di essere maturata molto dopo aver sofferto di un grave infortunio al ginocchio
Elisabetta Cocciaretto è un grande prospetto del tennis italiano e non ha affatto deluso al suo debutto nel tabellone del Parma Ladies Open presented by Iren. L’anconitana ha sconfitto Nuria Parrizas Diaz, testa di serie numero 7, con un convincente 7-5 6-1, soffrendo nel primo set e poi involandosi verso un successo speciale. Numero 98 del mondo, è entrata tra le Top 100 con un po’ di ritardo rispetto a quel che ci si potesse aspettare da un talento come lei, essenzialmente a causa di un infortunio al ginocchio che l’ha tenuta fuori dallo scorso settembre fino a marzo. Non tutto, però, è stato negativo: “Le cose brutte non accadono mai per caso – ha affermato l’azzurra in conferenza stampa –: prima ero un po’ immatura, ero poco fuori dalle prime cento e vivevo la mia classifica come un’ossessione. Avevo perso un po’ di vista il mio vero obiettivo, ossia quello di migliorare il mio gioco e il mio approccio alle sfide. Dunque, sono grata oggi di aver vissuto quel periodo buio, perché ne sono uscita migliore, più forte, più consapevole. E infatti la Top 100 è arrivata di conseguenza, proprio quando non ci stavo pensando più”.
Il match odierno l’ha vista giocare molto bene soprattutto in risposta, colpo che le piace impattare molto vicino alla riga di fondo: “Nuria [Parrizas Diaz] è bravissima a giocare di ritmo e ha dei fondamentali molto potenti, dunque era necessario prendere l’iniziativa prima di lei, se non volevo trovarmi a dover correre su ogni palla e in tutti i punti. Allora ho messo i piedi in campo già a partire dalla risposta, facilitata dal fatto che il suo servizio non è fortissimo, e ho cercato di diventare padrona del mio destino, non rinunciando a variare e a proporle palle sempre diverse. Non ci sono riuscita solo a tratti nel primo set, ma complessivamente sono più che soddisfatta della mia prestazione e spero di poter restare a Parma il più a lungo possibile”.