La russa, dopo il lungo stop dovuto alla maternità, si dichiara orgogliosa e confida di voler giocare anche il prossimo anno sia in singolare che in doppio

Una vittoria speciale che ripaga gli sforzi e i sacrifici di questi mesi. Elena Vesnina, dopo esser diventata mamma a fine 2018, è rientrata gradualmente nel circuito quest’anno con l’intenzione di non voler fare il passo più lungo della gamba. La russa, dopo le prime uscite stagionali in doppio, aveva giocato due tornei in singolare tra Madrid e Roma rimanendo a secco di vittorie. Al Roland Garros, finalmente, ha ritrovato dopo oltre tre anni d’attesa (l’ultima vittoria era arrivata agli Internazionali BNL d’Italia nel 2018, ndr) il dolce sapore del successo grazie all’affermazione su Olga Govortsova col netto punteggio di 6-1 6-0. “Sono molto felice di aver vinto la mia prima partita in tre anni – confessa Vesnina –. Amo il Roland Garros e Parigi. Mi sono divertita in campo ma non mi aspettavo che potesse essere così facile. Penso di non aver mai ottenuto una vittoria del genere in vita mia, tanto meno in un primo turno di uno Slam. Olga? Conosco il suo stile di gioco, quindi è stato più semplice affrontare qualcuno che già conoscevo”.

Rimettersi in gioco, allenarsi duramente per ritornare in pista dopo uno stop così lungo non era affatto scontato. “Ho lavorato molto per arrivare qui – confida la russa -. Erano passati tre anni dalla mia ultima volta qui a Parigi. Questo porta sempre un po’ di pressione ma mi ero promessa che avrei dato il meglio di me stessa senza pensare all’esito della partita. Sapendo che la terra battuta non è la mia superficie preferita, vincere una partita al Roland Garros credo sia ancora più significativo. Sono orgogliosa di me stessa. Futuro? L’anno prossimo mi vedo giocare sia in singolare che in doppio. In questo momento sento che il mio corpo sta reagendo bene, ma devo ancora riprendermi completamente. Non ho più 17 anni e so quanto sia difficile essere impegnata in entrambi i circuiti contemporaneamente. La cosa più importante arriva la mattina dopo, quando il corpo ti dice come stai. Voglio provarci, questo mi è chiaro. Sento che posso farcela”.