“Solo 1/3 dei 400 giocatori presenti nella riunione Atp parteciperà”. Tutta la delusione del tedesco su Twitter dopo l’ufficialità degli Us Open. Si aggiunge anche la protesta di Duckworth.
Dustin Brown e il suo sconforto dopo l’ufficialità per la disputa degli Us Open 2020. Il messaggio via social del talentuoso tedesco, che si sta dilettando nell’Ultimate Tennis Showdown di Mouratoglou, è all’indirizzo di quei giocatori che non potranno disputare le qualificazioni. In particolare il riferimento è alla call a distanza tra i giocatori e gli organi dell’Atp su Zoom: “Anche se abbiamo avuto una videoconferenza in cui erano presenti 400 giocatori professionisti – scrive rispondendo al tweet degli Us Open – solo un terzo sarà in grado di giocare. Questo dimostra che alla fine siamo solo dei numeri” .
Good That We Had A Call With Over 400 Players & Now „ONLY“ Less Than 1/3 Will Be Playing… Just Shows That At The End Of The Day We R All Just A Number… ???????? #Replaceable #ItsAllAboutTheBenjamins https://t.co/L6DK3r8KsW
— Dustin Brown (@DreddyTennis) June 16, 2020
Stanno arrivando le reazioni di altri tennisti dopo la decisione tanto attesa. Una di queste riguarda l’australiano James Duckworth, in ripresa dall’ennesimo problema fisico della carriera: “Sarebbe bello ottenere direttamente alcune informazioni dall’Atp o dagli Us Open invece di scoprire tutto su Twitter”, scrive. Non è la prima volta che i diretti interessati si lamentano di una scarsa comunicazione degli organizzatori, era già capitato nei mesi precedenti.
It would be nice to get some of my information from the @atptour or @usopen instead of finding everything out on Twitter!!
— James Duckworth (@JamesDuck21) June 16, 2020