Il serbo passa in quattro set e conquista la semifinale del Roland Garros per il terzo anno consecutivo
Novak Djokovic, autore di una prestazione quasi sensazionale, stende un bravissimo Matteo Berrettini con il punteggio di 6-3 6-2 6-7 7-5 al termine di una battaglia durata 3 ore e 32 minuti: il tennista di Belgrado raggiunge, così, la quarantesima semifinale Slam della sua carriera. Il bilancio, in questa fase dei Major, per lui, è di 28 vittorie e 11 sconfitte: venerdì affronterà il suo eterno rivale Rafael Nadal, contro cui conduce 29-28 negli scontri diretti: l’obiettivo di Nole sarà quello di diventare l’unico giocatore a poter vantare due vittorie sul maiorchino al Roland Garros.
A partire meglio è proprio Berrettini, che costringe il serbo ai vantaggi in tutti i suoi primi tre turni di battuta: il numero 1 del mondo, tuttavia, si rivela decisamente più cinico: non solo annulla tutte le occasione concesse, ma si prende anche il break di vantaggio alla prima chance: 4-1 il punteggio in suo favore dopo la prima mezz’ora. Da lì in poi, Nole alza sempre di più il livello, penetra con dritto e rovescio ed è assolutamente impeccabile alla risposta. In vantaggio 5-2, non sfrutta un set point, ma ciò non si rivela affatto un problema: presentatosi a servire per il primo parziale, tiene la battuta a zero e si porta in vantaggio di un set, al termine di una lotta durata ben 50 minuti.
Nella seconda frazione, il gioco del serbo migliora ulteriormente, soprattutto al servizio: 86% di resa con la seconda (22% per l’azzurro), una serie di 17 punti consecutivi alla battuta e, soprattutto due errori non forzati in 8 game contro gli 11 di Matteo. Djokovic, sotto 1-2, infila 5 giochi consecutivi e porta a casa anche il secondo set.
Nel terzo parziale, però, l’inerzia sembra cambiare: il serbo perde solo 3 punti nei suoi 6 turni di battuta, ma l’italiano è bravissimo a rispondere colpo su colpo, alzando il ritmo al servizio e martellando con il dritto: il risultato è un tiebreak finale, in cui è il romano a mettere il naso avanti. A quel punto, un errore non da lui, nei pressi nella rete, rimette l’esito in discussione, tuttavia il campione 2016 non riesce ad approfittarne: il numero 9 del mondo dimezza lo svantaggio nel match e prolunga la battaglia sul Philippe-Chatrier.
Inizia il quarto set, ma si avvicina l’orario del coprifuoco, che in Francia scatta alle 23: sul punteggio di 3-2 per il serbo, il pubblico è costretto ad abbandonare lo stadio, ma ciò rende furiosi i francesi, i quali non hanno alcuna intenzione di abbandonare. Il match, allora, deve essere sospeso, con i due giocatori che, addirittura, sono forzati a tornare per un quarto d’ora negli spogliatoi. L’inerzia, in quel momento, era tutta dalla parte dell’azzurro che, stoppato sul più bello, non riesce ad imporre nuovamente il suo gioco alla ripartenza. Nole ha sempre più chance per mettere a segno un break, non riesce a piazzarlo sul 5-4, ma è solo questione di tempo. Nel dodicesimo game, ad un passo da un altro tiebreak, Matteo concede altre occasioni e, stavolta, il più forte non si fa pregare: 6-3 6-2 6-7 7-5 il punteggio finale per il serbo, che vola in semifinale al Roland Garros per l’undicesima volta nella sua carriera.