Dopo il successo su Van Rijthoven, il serbo aspetta Jannik Sinner nei quarti. “Non sente la pressione – dice Novak – e pensa di poter battere chiunque”
25 vittorie consecutive a Wimbledon, 53 quarti di finale a livello Slam. Più forte degli avversari, più veloce del coprifuoco. Quello che si presenta in conferenza stampa è un Novak Djokovic a ruota libera.
“Nel complesso penso di aver giocato molto bene – spiega il serbo – soprattutto dopo aver trovato le giuste contromisure al servizio del mio avversario. L’orario? Sappiamo che Wimbledon rispetta sempre la tradizione ma non capisco perché non si possa iniziare un po’ prima, soprattutto adesso che ci sono anche le interviste in campo. Inoltre, quando si gioca per ultimi, si sa che probabilmente si finirà al coperto, il che cambia le condizioni, lo stile di gioco e il modo di muoversi. Ripensando alla giornata, per me è stato un grande onore far parte delle celebrazioni per i 100 anni del Campo Centrale, è un momento che conserverò per il resto della mia vita”.
Il campione in carica ha le idee chiare su Jannik Sinner. “Ho solo cose positive da dire su di lui. Ha grande talento, è già un top player affermato. L’ho visto giocare su molte superfici negli ultimi anni, sta maturando in tutti i palcoscenici e pur essendo così giovane dà l’idea di non sentire alcuna pressione. Ha molta fiducia in se stesso e crede di poter battere chiunque, in qualsiasi stadio, il che è importante per uno come lui. Inoltre, ha esperienza, ha vinto grandi incontri e sa cosa vuol dire essere tra i primi 10. È molto solido, ha tutti i colpi a disposizione e mette costantemente sotto pressione gli avversari. Vedo un po’ di me stesso nel suo gioco, in quello che fa a fondo campo, con quel rovescio piatto. So che sarà una partita impegnativa per entrambi, lui gioca sul veloce, ama questo ritmo. Ci siamo allenati qui un paio di volte, so cosa mi aspetta, ma mi farò trovare pronto”.