Le parole in conferenza stampa del numero 1 del mondo, che esordirà sabato al secondo turno del BNP Paribas Open contro Aleksandar Vukic
Novak Djokovic si prepara al ritorno in campo dopo la sconfitta subita per mano di Jannik Sinner nella semifinale degli Australian Open.
Un’eliminazione diversa dalle altre, come spiegato dal serbo nella conferenza stampa di rito alla vigilia dell’esordio al BNP Paribas Open: “L’ Australia è il posto dove ho vinto più titoli Slam in assoluto e ovviamente, iniziare la stagione con il trofeo in mano è qualcosa che ti dà molta fiducia per continuare l’anno nel migliore dei modi – ha spiegato il serbo, che debutterà giovedì contro Aleksandar Vukic -. Vincere fin da inizio anno per me è sempre stato una specie di sollievo, un modo per sapere che, quello che stavo facendo, stava funzionando. Quest’anno, come altre volte in cui non è successo, ho iniziato a farmi delle domande. L’anno scorso ho chiuso la stagione in modo incredibile ma quest’anno, in Australia, non credo di aver giocato il mio tennis migliore, a differenza di Jannik. Però adesso sono qui e voglio giocare il mio miglior livello, in uno dei tornei che preferisco al mondo e dal quale manco da troppo tempo. La stagione è lunga e voglio riuscire a tirare fuori il meglio di me nei tornei a cui tengo, con la giusta programmazione insieme al mio team“.
Per Djokovic sarà un lieto ritorno in California, a 5 anni di distanza dall’ultima volta: “Sono contento, è una bella sensazione. Mi è mancato tanto questo torneo ed ero veramente euforico di poter tornare. Il tempo vola e 5 anni sono tanti, spero di giocare un ottimo torneo. Dopo la semifinale raggiunta all’Australian Open, mi sono sempre allenato bene e sono arrivato a Los Angeles con grande anticipo per adattarmi al meglio“.
Il 5 volte campione a Indian Wells ha poi parlato dei prossimi obiettivi: “Non posso sapere cosa succederà a Parigi ora che sono a Los Angeles. Ci sono tante carte nel mazzo e bisogna vedere quante me ne restano in mano mentre la stagione avanza. Trovare la giusta motivazione per ogni sfida è sempre più difficile andando avanti con gli anni. Per adesso sono ancora il numero 1, e voglio provare a scrivere altri capitoli della storia. Quindi vedremo, non posso fare delle previsioni certe al momento“.