Senza cambiare l’impugnatura, ma modificando l’apertura del diritto, il canadese ha guadagnato in efficacia. Lo Zverev sciroccato di Melbourne è stato un test troppo facile, ma Denis ha la chance di progredire ancora, se migliorerà la gestione della partita

Non sarebbe sportivo osannare oltremodo un vincitore quando la performance dell’avversario è stata ben al di sotto delle aspettative. Così, per non incorrere nell’errore deontologico di saltare sul carro del facile vincitore, sono qui a celebrare Denis Shapovalov per ragioni tecniche completamente indipendenti dal risultato.

Per dire che il canadese visto oggi a Melbourne contro uno Zverev fuori giornata, offre comunque il conforto a un mio pensiero ricorrente secondo il quale le impugnature non si toccano mentre, semmai, si modificano gli impatti. E nel dirlo, penso ai progressi registrati dal diritto del bel canadese. Un processo evolutivo sul quale mi ero già attardato un paio d’anni fa e che meriterebbe a pieno titolo l’inserimento in una dispensa di tecnica applicata.

Chi non ricorda quello stesso gesto prima maniera, viziato da un’apertura troppo «alare» che ne impediva l’impatto avanzato e il derivante utilizzo delle spinte? È bastato ridurre lo swing a favore di un altro più compatto et voilà che l’impatto è avanzato di una mezza spanna, aprendo la presa verso una western neanche troppo eccessiva. Quanto basta per dare pressione a getto continuo da una postura divenuta, nel frattempo, più avanzata rispetto al campo. Un nuovo approccio, dietro il quale il Shapovalov si sta aprendo a un mondo pieno di dritti vincenti e a un maggiore controllo delle direzioni.

Al fautore di tanto lavoro, chiunque esso sia, va il mio plauso più grande. Che diverrebbe osanna se, a questo punto, la stessa attenzione venisse rivolta a una migliore lettura del gioco e a un uso più appropriato delle pause, quel tanto, insomma, da trasformare in rendimento un bagaglio tecnico che tutti sappiamo. Se anche i punti acquisteranno per il canadese un peso diverso l’uno dall’altro, è assai probabile che ci troveremo di fronte a un campione di razza. In caso contrario, dovremo accontentarci di un giocatore bello da vedere, ma poco incline alle grandi vittorie.