L’argentino ritorna a calcare i campi, con tanta voglia e cautela: è fermo da oltre un anno per l’infortunio patito al Queen’s.
La giornata con la “sua amica”
Juan Martin del Potro e l’ennesimo ritorno in campo della carriera. Purtroppo non ci sorprendiamo più di tanto, abbiamo iniziato a farci l’abitudine anche noi, sempre con il solito pensiero in testa: “Speriamo sia la volta buona”. Lo spera soprattutto il gigante di Tandil che tramite un post su Instagram regala un sorriso ai fan, seppur predicando calma e cautela. Non è infatti guarito del tutto l’argentino come testimoniano le sue frasi condivise sui social. Rivederlo con una racchetta in mano è in ogni caso un passo avanti rispetto alla lunga riabilitazione che lo ha visto impegnato in questi lunghi mesi, complicati a livello personale e non solo. Questo stop del circuito può in qualche modo agevolare del Potro, o quantomeno non fargli perdere troppo terreno dai colleghi. ‘Delpo’ si era fratturato la rotula a Shanghai 2018 con una nuova lesione datata oltre un anno fa al torneo del Queen’s, suo ultimo appuntamento ufficiale ad oggi.
Ieri il post sui profili social ufficiali che in molti stavano aspettando: “Oggi ho passato la giornata con la mia amica – si legge -. Volevo comunicarvi che in questi giorni sono tornato in campo, ma il ginocchio mi dà ancora fastidio quindi dobbiamo vedere come si evolve la situazione”. Se ci sono speranze di rivederlo prima della fine della stagione? Probabilmente non lo sa nemmeno lui: “Non ho una programmazione, ancora una volta mi sto prendendo tutto il tempo necessario per continuare a fare ciò che amo. Grazie per l’amore che mi date sempre”, conclude Juan su Instagram.
La parola d’ordine del chinesiologo: “Prevenzione”
Chi segue da vicino del Potro sa quanto sia importante prevenire prima di curare. Fare il passo più lungo della gamba sarebbe nocivo guardando al passato. Diego Rodriguez, chinesiologo dell’argentino dal 2016, ha espresso parole importanti e tutt’altro che banali sul recupero: “Non possiamo pretendere che il ragazzo sia bello, sorridente e attivo nel tour al 40, 50 o 60% delle proprie capacità fisiche – spiega Rodriguez -. Se siamo troppo lontani dal 100% semplicemente non abbiamo del Potro, quindi cosa possiamo fare per averlo al 100%? Prevenzione, prevenzione e ancora prevenzione, perché tutte le volte che attraversi una sala operatoria le sensazioni relative all’articolazione operata peggiorano, e con esse la fiducia di recuperare totalmente”. L’ex numero 3 del mondo in questi giorni si sta allenando con i connazionali Juan Ignacio Londero e Guillermo Durán con la speranza che almeno per una volta il recupero sia più rapido del previsto.