L’opinione dell’ex campione argentino sulla formula attuale della Coppa Davis e il futuro in veste di coach legato a Miomir Kecmanovic

L’avventura di David Nalbandian nei panni di coach è iniziata nel mese di febbraio al seguito di Miomir Kecmanovic. L’argentino continuerà a lavorare con il serbo anche nella prossima stagione in versione part time. “Proverò ad aiutarlo ancora – rivela il sudamericano in un’intervista rilasciata a ‘El Grafico’ in occasione di un torneo di beneficenza con tennisti e giocatori di polo a Pilar (provincia di Buenos Aires, ndr)-. Ora lui è in Europa perché si sta preparando per l’anno nuovo. Sarò un po’ meno coinvolto rispetto al passato perché viaggerò meno al suo fianco. Dovremo far conciliare bene un po’ tutto”.

Interrogato sulla formula dell’attuale Coppa Davis, Nalbandian non si nasconde e si dichiara combattuto. Non mi piace la competizione di oggi perché si è persa l’atmosfera che caratterizzava la vecchia Coppa Davis – spiega David -. Capisco però che sia un format migliore per gli sponsor e per i giocatori stessi. Organizzare un torneo unificato in pochi giorni, solo una volta all’anno, è decisamente meglio per loro. Ci sono come in tutte le cose pro e contro“.

Il nuovo capitano di Coppa Davis dell’Argentina sarà Guillermo Coria. “Lui ha molta esperienza nel tennis – afferma l’ex numero 3 al mondo -. Penso che in questo ruolo potrà dare un grande contributo ai giovani che verranno piano piano coinvolti. Il movimento argentino? Stanno nascendo buoni giocatori – confessa David –. Le nuove generazioni hanno sempre alti e bassi, ma sono ottimista per quello che riguarda il futuro del nostro Paese” chiosa Nalbandian.