Daniil Medvedev è stato intervistato in conferenza stampa alla vigilia del suo esordo stagionale, che avverà contro Lorenzo Sonego nell’ATP 250 di Adelaide 1
Daniil Medvedev gioca sempre particolarmente bene in Australia, e lo ha fatto sin dai primi anni della sua carriera: l’ex numero 1 del mondo ha vinto l’ATP 250 di Sydney nel 2018, è stato finalista nell’ATP 250 di Brisbane nel 2019, ha vinto l’ATP Cup nel 2021 e ha raggiunto la finale nelle ultime due edizioni degli Australian Open, perse rispettivamente contro Novak Djokovic (7-5 6-2 6-2) e Rafael Nadal (2-6 6-7 6-4 6-4 7-5). La sua stagione 2023 partirà dall’ATP 250 di Adelaide 1, evento al quale parteciperanno anche rivali del calibro di lo stesso Djokovic, Felix Auger-Aliassime, Andrey Rublev, Holger Rune e Jannik Sinner, tuttavia la prima domanda rivolta al campione 2021 degli US Open è stata sulla United Cup, evento a cui alla Russia è stato impedito di partecipare per via delle questioni politiche legate alla guerra in Ucraina.
“Certamente avrei preferito giocare la United Cup – ha affermato l’attuale settima forza del ranking mondiale –, così come mi era piaciuto tantissimo partecipare all’ATP Cup negli scorsi anni. La United Cup sembra interessante, in più saremmo stata l’unica squadra con quattro singolaristi Top 10, quindi saremmo stati sicuramente nel lotto dei favoriti, credo. Ma le cose stanno così e sono felice di essere qui ad Adelaide per giocare in questo torneo. Sicuramente non sta a me decidere dove la Russia può e non può partecipare, e capisco perfettamente perché non stiamo giocando la Coppa Davis o la United Cup e tutte le altre competizioni a squadre dove rappresenteremmo il nostro paese. Posso solo dire che spero di poter comunque giocare tutti gli eventi individuali. Come ho detto molte volte l’anno scorso, giocherò tutti i tornei in cui sarò ben accolto: posso giocare ad Adelaide e ne sono davvero felice, voglio mostrare il mio miglior tennis. È davvero emozionante, primo torneo dell’anno. Mi sembra che tutti siano un po’ nervosi, ed è normale che sia così. Le sensazioni che si provano alla vigilia del primo torneo dell’anno sono davvero speciali. Di solito riesco a giocare bene in questi primi tornei, mi piace giocare in Australia, quindi non vedo l’ora”.
Nell’ultima partita giocata in Australia, quella persa contro Nadal in finale a Melbourne, il russo ha dovuto fare i conti con un’atmosfera davvero irrispettosa nei suoi confronti, con alcuni nel pubblico che gli hanno rivolto commenti xenofobi sulla sua nazionalità. “Prima di tutto, sui 15.000 della Rod Laver Arena, le persone che si sono comportate male erano non più di 50 – ha precisato Medvedev –. Lì per lì ci sono rimasto male, ma ho sbagliato a sfogarmi in conferenza stampa, è stato stupido da parte mia. Il pubblico è la prima motivazione per cui amiamo lo sport. Ecco perché durante la partita abbiamo dei momenti folli, tutti noi: generalmente mi piace il pubblico australiano. Ricordo quando giocai contro de Minaur a Sydney, una partita in cui sicuramente non avevo la folla dalla mia parte. Ma ricordo che, dopo la partita, mi sedetti con il mio allenatore e pensammo che l’atmosfera era stata pazzesca. L’importante è che il pubblico non sia irrispettoso, altrimenti diventa difficile per chiunque. Quando accade sei un po’ deluso, ma, ancora una volta, tutti amano giocare in Australia proprio per la grande atmosfera che si percepisce in campo. Non vedo l’ora di giocare qui, e spero di esprimermi nel migliore dei modi”.
Quanto sarà dura la competizione in questa stagione 2023? Medvedev non ha dubbi: “Penso che sia sempre difficile, davvero, perché ci sono sempre nuovi giocatori che entrano nel circuito e alzano l’asticella per tutti gli altri. Poi ci sono quelli che stanno tornando pian piano da infortuni o periodi negativi: penso a Sascha [Alexander Zverev] che non ha giocato per svariati mesi, ma può tornare ad alti livelli in qualsiasi momento, sarà di sicuro un contedente per i grandi titoli. Anche Dominic [Thiem] è in un momento difficile, ma parliamo sempre di un ragazzo che ha vinto uno Slam, in qualsiasi momento della sua carriera può tornare a vincere tante partite, vincere tornei. Lo stesso, naturalmente, vale per Carlos [Alcaraz]: è numero 1 del mondo in questo momento, giocando ad un livello incredibile. Ci sono tanti giocatori forti e lo si nota perché a volte ci sono clamorose sorprese già nei primi turni, bisogna essere il più possibile concentrati, cercare di mostrare il proprio miglior tennis e puntare a vincere Slam e altri grandi tornei”.