Elina Svitolina, Alex Dolgopolov, Andrey Rublev e Daniil Medvedev: tutti i tennisti ucraini e russi si schierano a favore della pace
Tutti i tennisti ucraini, da Elina Svitolina a Marta Kostyuk (che si allena a Bordighera al Piatti Tennis Center) hanno espresso in queste ore sconcerto e sofferenza per l’invasione russa. “Tutto il mondo libero deve sapere che ora c’è soltanto l’Ucraina tra loro ed un regime folle – scrive sui social l’ex n.13 del mondo Alex Dolgopolov – Europa, Stati Uniti, Gran Bretagna e tutti gli altri, si facciano avanti. Abbiamo bisogno di aiuto. Resistete, ragazzi”.
Ancora più significativo però è il messaggio lanciato da uno dei più forti tennisti russi, Andrey Rublev, numero 7 del mondo, che dopo la semifinale raggiunta nell”ATP 500 di Dubai ha definito “terribile” l’iniziativa del suo presidente Putin. “In questi momenti la mia partita non conta, quello che sta succedendo è terribile. Capisci quanto sia importante la pace nel mondo, e rispettarsi gli uni con gli altri: non importa chi siamo e da dove veniamo, dobbiamo solo essere uniti, avere cura della Terra e del nostro prossimo. In queste ore molti mi hanno attaccato su internet solo perchè sono russo, ma anche se mi tirano pietre io voglio mostrare che sono per la pace”. Nel suo profilo Instagram Rublev ha anche pubblicato una simbolica immagine di Russia e Ucraina che si abbracciano, e che non sia retorica lo spiega anche il fatto che domenica scorsa, a Marsiglia, Andrey ha vinto il doppio a fianco di un suo amico e collega ucraino, Denys Molchanov. “Non siamo politici – ha dichiarato il numero 7 del mondo a tal proposito – ma sportivi: persone normali unite dallo sport che amiamo”.
Nelle ultime ore, poi, sono arrivate anche le parole più attese, quelle del nuovo (da lunedì) numero 1 del mondo Daniil Medvedev. Il russo, dopo aver battuto agevolmente Yoshihito Nishioka nei quarti di finale dell’ATP 500 di Acapulco, ha rilasciato, in conferenza stampa, le seguenti dichiarazioni: “Come tennista, posso dire di promuovere la pace in tutto il mondo. Sono stato in tantissime nazioni da junior e da professionista, dunque sono legato a tutti i luoghi della Terra. Sono totalmente a favore della pace e mi è piaciuto tanto che Rublev abbia giocato e vinto il doppio con un ucraino a Marsiglia: il messaggio che noi tennisti dobbiamo veicolare è quello dell’unità e della fratellanza tra le varie comunità”.