Le parole del francese raccolte da Punto de Break in cui analizza la stagione appena terminata e pensa già al futuro
“La verità è molto diversa da ciò che la gente pensa. Siamo umani, non siamo perfetti e commettiamo tutti degli errori”. Atteggiamento delle volte sopra le righe, carattere irascibile, tennis creativo e fuori dagli schemi. Corentin Moutet è uno dei personaggi più imprevedibili e discussi del circuito maggiore. Nel corso di questa stagione, chiusa con un best ranking al numero 51 ATP e due titoli Challenger messi in bacheca, è balzato agli onori della cronaca per un acceso diverbio con Adrian Andreev nel Challenger di Orleans. In seguito a quest’ultimo episodio e alla luce di alcuni comportamenti ritenuti eccessivi, il transalpino ha dovuto pagare una multa salata con la conseguente espulsione dalla FFT e l’allontanamento dal coach federale Laurent Raymond. “Non è stata una mia decisione – spiega il francese nel corso dell’ASICS Tennis Summit tenutosi a Marbella -. Ho lavorato con lui diversi anni e devo dire che mi ha aiutato molto nel mio percorso. La Federazione ha deciso così e ho dovuto necessariamente troncare il rapporto collaborativo con lui. Successivamente sono stato fortunato a trovare Petar Popovic. È un grande allenatore e sono sicuro che faremo un buon lavoro insieme. Le critiche? È stato molto strano ricevere messaggi negativi o addirittura minacce da persone che non conosco minimamente – commenta Corentin -. Sono un normale essere umano, ma sembra che le persone che scrivono agli atleti attraverso i social network se ne dimentichino. Non capiscono che dietro al telefono c’è una persona reale e che i social hanno un grande potere comunicativo. Come in tutta la mia carriera, imparo sempre dai miei errori perché mi rendono un tennista e una persona migliore. All’inizio era difficile per la mia famiglia vedere il mio nome costantemente associato a giudizi negativi. Ho sempre voluto che fossero orgogliosi di me, ma non lo erano. Dopo un po’ ho imparato che fa parte del gioco e della vita in generale. La cosa più importante è imparare da quegli errori per non ricascarci. Mi hanno aiutato a crescere. Obiettivi? Sarà fondamentale il lavoro quotidiano, l’intensità e la dedizione che ci metterò. I risultati arriveranno se mi allenerò abbastanza duramente tutto l’anno. Adesso che ho una nuova squadra dobbiamo trovare il perfetto equilibrio. Sento di essere progredito in alcune parti del mio gioco e la parte conclusiva di quest’ultima stagione mi dà fiducia in quanto credo di essere migliorato molto anche in termini di tenuta fisica” ha chiosato il francese.