L’Italia si aggrappa al suo numero 1 e andrà a giocarsi al doppio decisivo la possibilità di raggiungere l’Australia nella finale della competizione

C’è ancora vita sul pianeta Italia. Dopo la vittoria in rimonta di Miomir Kecmanovic, impostosi per 6-7(7) 6-2 6-1 su Lorenzo Musetti, che aveva aperto la seconda semifinale sul cemento indoor del Palacio de Deportes José María Martín Carpena di Malaga, gli azzurri si aggrappano al loro numero 1 e restano in corsa per un posto in finale di Coppa Davis. Il secondo successo ottenuto in due settimane da Jannik Sinner su Novak Djokovic permette alla squadra capitanata da Filippo Volandri di andarsi a giocare tutto al doppio decisivo. 6-2 2-6 7-5 il risultato con il quale il numero 1 azzurro ha avuto la meglio sul numero 1 del mondo in 2 ore e 35 minuti di gioco, al termine di un match incredibile nel quale entrambi i contendenti si sono espressi ad altissima intensità dall’inizio alla fine e con l’altoatesino freddissimo nell’annullare tre match point consecutivi nel terzo set.

Una partenza che ha visto Sinner prevalere dal punto di vista del gioco e dell’attenzione. Con il primo doppio fallo della partita di Djokovic arriva anche la prima palla break del match nel terzo game del primo set. Il serbo si affida al serve and volley ma sbaglia la volée e l’azzurro strappa il servizio per portarsi avanti 2-1. Ancora problemi alla battuta nel quinto gioco per Djokovic, decisamente in difficoltà per il livello messo in mostra da Sinner. Il serbo annulla la prima palla del doppio break con un ace, poi l’azzurro lo infila con una gran risposta di rovescio che vale il 4-1 pesante. Sempre più in confusione il numero 1 del mondo, con un Sinner apparso a tratti ingiocabile: l’azzurro conferma anche il doppio break di vantaggio e poi chiude primo set sul 6-2.

Sin dall’inizio del secondo set è però un Djokovic molto più attento. Il serbo riesce a rimanere avanti fino al 2-1 e nel quarto game cambia passo per procurarsi una chance di break. Stavolta è Sinner a commettere doppio fallo in un momento cruciale e a perdere il servizio. Con l’inerzia della partita che sembra decisamente cambiata, Nole sale 4-1 e poi preme sull’acceleratore capitalizzando un altro break che manda in archivio la seconda frazione sul 6-2.

Il terzo set si apre con un gran game al servizio di Djokovic, mentre Sinner esordisce con due doppi falli ed è subito costretto ai vantaggi. All’azzurro servono oltre 13 minuti per tenere la battuta annullando palla break con una prima vincente e pareggiare i conti sull’1-1. È il numero 1 del mondo a far gioco di testa nel parziale con un buonissimo rendimento al servizio. L’azzurro prova a resistere e deve annullare un’altra palla break nell’ottavo gioco per rimanere incollato al serbo. Nel decimo gioco arrivano tutti insieme, con Sinner chiamato a servire per rimanere nella partita, tre match point consecutivi per Djokovic. L’altoatesino è perfetto e si appella alla battuta per superare alla grande il momento critico ed impattare sul 5-5. Nel game successivo il serbo paga il contraccolpo psicologico e torna a commettere qualche sbavatura. Jannik è bravissimo ad approfittarne e a sfruttare la palla break per andare a servire per il match. Non trema, poi, e chiude una serie di 13 punti a 2 in suo favore per rimandare il verdetto al doppio decisivo.